Si allarga a macchia d'olio la Sanitopoli beneventana. Cinque nuovi nomi del cerchio magico sannita insediato sotto la guida del ministro delle Politiche agricole finiscono nel mirino degli inquirenti
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Si allarga a macchia d'olio la Sanitopoli beneventana.Bisogna capire quanti siano i membri di quel "direttorio politico-partitico, costituito, al di fuori di ogni norma di legge" indicato dal gip Flavio Cusani. Cinque nuovi nomi del cerchio magico sannita insediato sotto la guida del ministro Nunzia De Girolamo finiscono nel mirino degli inquirenti. Sarebbero tutti già iscritti nel registro degli indagati: ora gli inquirenti puntano agli appalti.
Al Riesame vengono depositati nuovi atti: oltre cinquanta pagine di nuove trascrizioni da cui emerge con forza lo scontro tra Pisapia e il suo dg, Rossi, su presunte anomalie che riguardavano la gara d'appalto del servizio 118, poi fatta revocare da Rossi contro i pareri dei dirigenti. Troppi i nodi da sciogliere. Chi partecipava a quel direttorio? Oltre la presenza dell'allora deputata e coordinatrice provinciale del Pdl, Nunzia De Girolamo, sedevano i suoi due fedelissimi, Giacomo Papa e Luigi Barone, oggi entrambi al lavoro al gabinetto del ministero; il direttore generale della Asl, attuale manager Michele Rossi; lo stesso Pisapia, allora direttore amministrativo; il direttore sanitario Mino Ventucci. Le nuove ipotesi di reato andrebbero dall'associazione per delinquere all'abuso e alla turbativa d'asta. Ma finora, appunto, si parla di ipotesi. Il ministro delle Politiche agricole non è indagata, ma su questo il M5S vuole vederci chiaro: i deputati pentastellati chiedono al ministro della Giustizia di "mandare gli ispettori nella procura di Benevento" per fare luce sulla vicenda. Ma intanto, la ministra, resta barricata "a palazzo" e promette di chiarire tutto in Aula: venerdì l'appuntamento tanto atteso.
Fonsai: spunta una telefonata Alfano-Ligresti. Mentre la sua collega del Nuovo Centro Destra è impegnata nell'affaire della Sanità beneventana, arrivano grane anche per Angelino Alfano, Dagli atti dell'inchiesta della Procura di Milano sui trust esteri azionisti di Premafin che vede indagato Salvatore Ligresti, spunta una telefonata tra Ligresti e il ministro degli Interni. La telefonata risale al 28 maggio 2011, quando Alfano era ministro della Giustizia nel governo Berlusconi. Stando al verbale e la segreteria del ministro che "contatta l'ingegnere Ligresti e gli passa il ministro Alfano". La conversazione, della durata di 2 minuti e 27 secondi, riguarda l'organizzazione di una cena a Roma al quale parteciperanno il ministro, sua moglie e un loro amico, insieme a Salvatore Ligresti, il figlio Gioacchino Paolo e una delle figlie.
M5S: "Mozione di sfiducia". "Presenteremo nelle prossime ore" alla Camera una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro Nunzia De Girolamo. Lo annuncia il capogruppo a Montecitorio Federico D'Incà.