Mancano due senatori azzurri: pareggio in commissione di Bilancio con dieci sì e altrettanti no. Conte e Schlein: "Maggioranza nel caos"
Resta, almeno per ora, bloccato al Senato in commissione Bilancio, il decreto Lavoro, uno dei provvedimenti più importanti approvati dal governo Meloni. Il voto in commissione bilancio ha visto un pareggio per 10 a 10 tra sì e no. Il motivo? L'assenza di due senatori di Forza Italia, Dario Damiani e Claudio Lotito.
"Un incidente di percorso, una tempesta in un bicchiere d'acqua". Così Antonio Tajani ha liquidato l'inciampo della maggioranza in commissione Lavoro al Senato. "È stato un incidente di quelli che non dovrebbero capitare ma che capitano: nessun messaggio, nessuna divisione, lasciamo parlare l'opposizione che peraltro avrebbe altri problemi suoi di cui occuparsi", ha minimizzato il ministro degli Esteri interpellato sulla vicenda in veste di leader di FI a Londra.
Nel testo del dl è stato intanto introdotto un emendamento che proroga dal 30 giugno al 30 settembre lo smart working nella Pubblica amministrazione per i lavoratori fragili. Il testo è della relatrice Paola Mancini. E' stato inoltre anche "potenziato di 5 milioni il fondo per i familiari di vittime di infortuni mortali sul lavoro" e sono stati trovati fondi "per ulteriori 7 milioni per la scala di equivalenza" per l'assegno di inclusione, garantendo così "più disponibilità per i fragili", spiega la relatrice che, dice, è "ampiamente soddisfatta".