Il ministro dell'Economia presenta la nota sul Documento di economia e finanza e precisa: "La stabilità finanziaria non può essere raggiunta senza stabilità sociale". E poi rassicura: "Lo spread scenderà"
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"La Commissione Ue ha espresso preoccupazione circa la modifica del percorso programmatico. Ora si apre una fase di confronto costruttivo con la Commissione che potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita del governo delineata dalla manovra. Sono d'accordo con il presidente della Camera Fico, sulla necessità di abbassare i toni". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizione sulla nota di aggiornamento al Def.
Manovra coraggiosa, non irresponsabile - "Scommettere sui cittadini non è solo un modo nuovo di agire, ma anche coraggioso che non vuol dire impavido e irresponsabile", ha proseguito Tria, nel corso dell'audizione presso le commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato, sottolineando che "il nostro obiettivo è di avere stabilità finanziaria che non può essere raggiunta senza stabilità sociale: è il momento di prendere decisioni coraggiose superando il passato".
L'Italia in ritardo rispetto alla crescita Ue, è inaccettabile - L'Italia si trova in una situazione di "ritardo nella crescita dell'economia e dell'occupazione, un ritardo non più accettabile a dieci anni dalla crisi". Con queste parole Tria ha evidenziato come il Pil sia ancora 4 punti inferiore rispetto al 2008. I divari territoriali "si sono ampliati", "le persone in povertà" e in stato di deprivazione materiale e senza un lavoro sono 17,4 milioni secondo i dati 2017, con una distanza di 4,5 milioni rispetto agli obiettivi di Europa 2020.
Reddito necessario per evitare sentimenti anti-Ue - La nota di aggiornamento al Def "riveste un'importanza particolare perché è il primo atto di programmazione economica che mette a sistema il programma del governo". La nota "ambisce a dare risposte ai cittadini sulla crescita, l'occupazione, l'inclusione sociale e il welfare", ha detto. "Una condizione necessaria è intervenire con decisione per evitare sentimenti contrari al libero commercio e all'Europa", ha aggiunto il titolare del dicastero di via XX settembre sottolineando come il reddito di cittadinanza sia "un investimento sulle parti più vulnerabili della società per far sì che tornino parte attiva".
Strategia del contenimento del debito finora inefficace - "E' del tutto evidente che la strategia di contenimento" del debito "finora attuata non è risultata efficace", ha poi evidenziato il ministro. "Occorre quindi spostare l'obiettivo: solo attraverso una strategia che abbia al centro la crescita dell'economia è possibile avviare un percorso chiaro di riduzione del rapporto debito/Pil. Per tale ragione il governo sentita la Commissione Ue ha deciso di ridefinire il percorso verso l'obiettivo di medio termine". Per farlo è necessario "ridurre il divario di crescita rispetto all'Eurozona nei prossimi due anni e conseguire una prima riduzione significativa del rapporto debito-Pil nel prossimo triennio: la riduzione del debito pubblico lo porterà dal 131,2% del 2018 al 126,7% nel 2021, sarebbe la prima volta".
Tria ha chiarito che"in termini strutturali l'indebitamento nel 2019 sarà all'1,7%, con un peggioramento del saldo di 0,8 punti". "Il saldo resterà stabile nel '20 e '21" per evitare "una brusca frenata". In questo scenario "il raggiungimento dell'obiettivo di medio termine si avrà gradualmente negli anni a seguire" ma "se saranno raggiunti livelli di Pil e disoccupazione prossimi ai livelli pre-crisi che ci aspettiamo nel triennio, la ripresa del processo di aggiustamento strutturale sarà anticipato".
Disoccupazione giovanile ancora troppo alta - Il ministro Giovanni Tria poi ha spiegato come la manovra voglia dare rilancio all'occupazione giovanile, "in un periodo storico in cui la disoccupazione delle fasce più giovani resta su livelli preoccupanti ed elevati, al 30,8%".
Genova, è nostra intenzione chiedere più flessibilità all'Europa - E' intenzione del governo chiedere "il riconoscimento della flessibilità alla Commissione europea per un piano di investimenti straordinario di messa in sicurezza e manutenzione della rete infrastrutturale italiana che, con il crollo del Ponte Morandi a Genova, ha tragicamente dimostrato deve essere affrontata con urgenza", ha poi ribadito.
Spread non è esploso: spiegando la manovra scenderà - Sull'andamento dello spread e sul timore dei mercati Tria ha dato rassicurazioni. "Finora non c'è stata un'esplosione dello spread come alcuni paventavano, certo ai livelli attuali non è accettabile. Pensiamo che spiegando la manovra possa scendere a livello normale. L'incertezza sui mercati invece è legata al dubbio sul cosiddetto piano B e stiamo ripetendo che non c'è, già collegialmente il governo lo ha chiarito". Il ministro dell'Economia ha infine spiegato: "Siamo impegnati a fare convergere lo spread verso i fondamentali creando fiducia. Se c'è lo spread a 500? Il governo fa quello che deve fare di fronte a una crisi inaspettata, perché non ce la aspettiamo".