Il capo politico pentastellato commenta l'esito del voto che ha visto trionfare il centrodestra con Donatella Tesei: "Adesso il programma andrà dettagliato meglio"
DI MAIO SIRIA PER SITO SRV
"Una strada impraticabile". Con queste parole il leader M5s Luigi Di Maio ha (presumibilmente) messo la parola fine a futuri (nuovi) "Patti civici e sociali" con gli alleati di governo (Pd, Leu e Iv). Decisivo il primo test, in Umbria, dove il candidato appoggiato (anche) dai pentastellati, Vincenzo Bianconi, è stato travolto (57,55% a 37,48%) da Donatella Tesei, candidata del centrodestra con la Lega a farla da padrona.
Il Movimento, che in Umbria è passato dal 27,53% alle Politiche del 2018 al 7,41% nelle Regionali passando per il 14,63% delle Europee, ha necessità di tornare alle antiche certezze. Che, storicamente, equivale a dire "alleati con nessuno". Di questo pare convinto Luigi Di Maio, il quale il giorno dopo il ko in Umbria annuncia l'intenzione di evitare ulteriori (future) alleanze, a partire dal 26 gennaio 2020 in Emilia Romagna. In Umbria "era un esperimento secondo il quale se ci fossimo alleati con un'altra forza politica saremmo stati un'alternativa che però non ha funzionato". Per il ministro degli Esteri, quindi, il patto M5s-Pd è una "strada impraticabile".
Diversa la situazione per il governo, dove di sicuro ormai non si può tornare indietro: "Il governo va migliorato e innovato. Sto lavorando affinché questo governo porti a casa il programma nei prossimi tre anni, e quello sarà il momento in cui gli italiano potranno giudicarci". Il passato, ormai, è storia. Inutile tornarci sopra: "Non avevamo il 51%, ci siamo messi insieme con chi voleva realizzare cose, e le stiamo realizzando". Quanto alle accuse di Salvini sul governo "abusivo" e sul fatto che dopo il voto umbro il governo dovrebbe dimettersi, Di Maio replica: "Salvini non aveva bisogno dell'Umbria per tornare al governo. Lui ci stava al governo, ma l'ha fatto cadere lui. L'ultima cosa a cui penso è Salvini".
Criticato per l' "alleanza" con Salvini, adesso Di Maio deve anche rispondere ai critici (molti dei quali interni al Movimento) per l' "alleanza" con il Pd: "Sono stato criticato per il contratto di governo e per i 20 punti, ma per evitare fraintendimenti nel futuro è molto importante dettagliare il programma del governo - ha aggiunto il titolare della Farnesina -. Nel contratto con la Lega c'era quello da fare ma anche quello da non fare" e ora "sarà molto importante per me dettagliare il programma". "Al governo siamo una squadra, si vince e si perde insieme - ha concluso Di Maio -. Questo governo è nato quest'estate, ha mantenuto la promessa sul taglio dei parlamentari e la promessa di evitare l'aumento dell'Iva, ha approvato misure che nei prossimi mesi daranno frutti e miglioreranno la vita degli italiani, ma ora serve innovare e migliorare il programma, perché ci possono essere delle migliorie".