Il vicepremier annuncia che la "prossima settimana" potrebbe essere quella buona per abolire i privilegi agli ex parlamentari: "E' una questione di giustizia sociale"
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"Dopo i vitalizi, passeremo alle pensioni d'oro" superiori ai 5mila euro netti mensili. Lo ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, intervenendo al congresso della Uil. In tema di reddito di cittadinanza, Di Maio ha poi aggiunto: "Io Stato ti do un reddito e in cambio dai al tuo sindaco ogni settimana otto ore lavorative gratuite di pubblica utilità".
L'obiettivo del reddito di cittadinanza, ha ricordato Di Maio, "non è dare soldi a qualcuno per starsene sul divano, ma è dire con franchezza: hai perso il lavoro, il tuo settore è finito o si è trasformato e ora ti è richiesto un percorso per riqualificarti e essere reinserito in nuovi settori. Ma mentre ti formi e lo Stato investe su di te".
"Non arretreremo di un passo su questo tema", ha proseguito il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. "Siamo stati mandati in Parlamento dal 32% del Paese per realizzare il reddito di cittadinanza, che è uno strumento che crea tante giuste obiezioni, perché non lo conosciamo. Io però ci credo molto e chiedo anche a voi una mano. Ci metteremo assieme per realizzarlo senza che ci siano abusi, perché il vero tema è la riqualificazione".
Il vicepremier ha poi annunciato che la prossima settimana potrebbe essere quella "buona" per l'abolizione dei vitalizi agli ex parlamentari: "E' una questione di giustizia sociale, dobbiamo ricominciare a mettere al centro alcuni segnali istituzionali, poi passeremo anche alle pensioni d'oro, che sopra i 5mila euro netti vanno tagliate se non hai versato i contributi".
La prossima settimana potrebbe inoltre vedere il decollo del decreto Dignità annunciato da Di Maio, che definisce "la prima misura di questo governo". La norma "eliminerà la burocrazia per le imprese, consentirà un intervento sul precariato, soprattutto dei più giovani, vieterà la pubblicità sul gioco d'azzardo e interverrà sulle delocalizzazioni. C'è un sacco di gente che viene lasciata in mezzo alla strada perché le aziende straniere vengono qui in Italia, prendono soldi pubblici e poi se ne vanno all'estero", ha concluso il vicepremier.