IL MINISTRO NON CI STA

Di Maio: "Nessun riscatto per Silvia Romano, tanto odio su di lei"

Il ministro degli Esteri a tutto campo parla anche delle fibrillazioni del governo e lo spinoso caso Bonafede

17 Mag 2020 - 22:11
 © Ansa

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"Ho seguito l'operazione per la liberazione" di Silvia Romano e "ribadisco che non mi risulta un riscatto, altrimenti avrei dovuto dirlo". Lo ha detto Luigi Di Maio secondo cui i genitori di Silvia "hanno dimostrato grande dignità nonostante la valanga di odio e rabbia" contro la ragazza. "Sono convinto - ha aggiunto Di Maio - che l'Italia non sia quella minoranza che si sta rivolgendo in modo osceno" contro Silvia.

Le critiche e "l'odio" verso Silvia Romano "partono da una colpa che secondo chi le ha fatte è aver sorriso quando scendeva dall'aereo o essersi vestita in quel modo. Noi ci siamo preoccupati di riportarla a casa viva e non di come fosse vestita o di come sorridesse". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervistato a 'Che tempo che fa', secondo il quale gli autori delle critiche "dovrebbero vergognarsi", e aggiunge: "Io mi chiedo ma quelle persone non hanno figli?" E conclude: "Silvia Romano non si deve scusare con nessuno", e invitando gli italiani a "reagite con parole di gioia e di pace in difesa di quella ragazza". "L'Italia è altro".

"Fase 2, mi fido degli italiani" - Nel periodo dell'emergenza coronavirus "sono state sospese alcune garanzie costituzionali, domani ristabiliamo i principi di uno stato liberale e democratico e questo è importante", perché "non bisogna mai illudersi di poter normare ogni aspetto della vita dei cittadini", ha detto Di Maio parlando della Fase 2 nazionale. "Ho la massima fiducia nella capacità dei governatori delle Regioni di gestire con responsabilità i vari step della fase due", ha detto ancora per poi aggiungere: "Mi fido molto degli italiani, hanno dimostrato grande responsabilità durante il lockdown" e anche nella fase di transizione "gli italiani si sono dimostrati
responsabili, sono fiducioso". 

Le fibrillazioni nel governo - "Siamo tutti impegnati, me compreso, a lavorare in questo governo, che si è trovato ad affrontare un fatto inedito, il che ha anche cementato il rapporto tra di noi. Ora con la nuova fase noi come governo abbiamo più spazio per progettare le misure per i prossimi anni". Dice Di Maio rispondendo alla domanda se avesse nostalgia del precedente esecutivo con la Lega. La maggioranza è consapevole della responsabilità che ha di fronte. Incalzato sulle difficoltà dell'esecutivo Di Maio replica: "Ovviamente non direi mai a Conte 'puo' stare sereno' per ovvie ragioni... Al netto di alcune differenze di vedute nella maggioranza c'è la consapevolezza di stare progettando i prossimi anni del paese". Aggiunge Di Maio: "Di fronte a un crisi sanitaria ed economica come quella che stiamo vivendo è necessario avere un orizzonte temporale per programmare le politiche. L'unità nazionale la si dimostra anche con i fatti".

Per Bonafede parlano le leggi che ha approvato - L'altra spina nel governo è il caso Bonafede e il caos dei boss scarcerati. "Non ho bisogno di difendere il ministro Bonafede. Per lui parlano le leggi che ha approvato" come "la legge anticorruzione che ha ricevuto i complimenti dell'Ue", ha detto Di Maio.

La verità per Regeni è priorità del governo - E infine, da ministro degli Esteri, ha risposto anche sul caso Regeni. "Non possiamo riportare indietro Giulio ma possiamo fare emergere la verità", ha detto Di Maio assicurando che "in ogni incontro a cui ho assistito da quando sono al governo, il primo argomento è e resta la verità su Regeni, è la
priorità".

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