DOPO IL REFERENDUM

Di Maio: "Nuova legge elettorale per rappresentanza e governabilità"

Il ministro degli Esteri lancia su Facebook il sostegno al taglio dei parlamentari: "Italia necessita di un Parlamento più snello e rafforzato"

23 Ago 2020 - 19:04
 © IPA

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"Il taglio dei parlamentari è l'inizio di un percorso, perché porterà all'approvazione della legge elettorale, che deve essere una legge che permette ai cittadini di essere rappresentati e al Paese di essere governato nel migliore dei modi". Lo ha detto in una diretta su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Il nodo legge elettorale - La modifica dell'attuale legge elettorale è alla base del patto di governo stilato tra il Movimento e i democratici. Per ora, la riforma è ferma in commissione alla Camera e lo sblocco è una delle condizioni imposte dal Pd per dare il via libera al taglio dei parlamentari

Lanciata la campagna per il Sì - "Dobbiamo pensare a un Parlamento che fa meno leggi e che controlli che funzionino". Questa la linea auspicata da Di Maio, con la quale annuncia il sostegno del Movimento al referendum. "Attraverso il taglio dei parlamentari avremo più velocità ma anche un ruolo rafforzato grazie alla revisione dei regolamenti".

Il Ministro durante il suo intervento lancia anche una stoccata agli alleati politici del Pd, bloccati sul nodo della legge elettorale: "In questi giorni leggo che sta nascendo il fronte del No. È un fronte interno alla politica, la stragrande maggioranza degli italiani sono d'accordo con il taglio. Ricordiamo che alcuni parlamentari hanno chiesto il referendum dopo aver votato all'unanimità la proposta di legge alla Camera". 

Come siamo arrivati al referendum - La riforma sulla riduzione del numero dei parlamentari era stata approvata all'inizio di ottobre 2019 con il voto favorevole di tutti i partiti. La legge sarebbe entrata in vigore a gennaio, ma dopo la richiesta di 71 senatori, è stato indetto un referendum. La prima data identificata per il voto era quella del 29 marzo, ma a causa della pandemia da Coronavirus, il Consiglio dei ministri decise di posticiparlo al 20 e 21 settembre. 

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