Poi su Facebook il vicepremier si è scagliato contro i giornali: "Nella manovra inseriremo tagli ai contributi pubblici alla stampa"
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"Il reddito di cittadinanza deve entrare nella legge di bilancio. O c'è, o c'è un grave problema per questo governo. Lo facciamo tenendo i conti in ordine, ma lo facciamo. Agli italiani abbiamo fatto una promessa". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio.
La priorità va al reddito di cittadinanza - "La manovra può essere coraggiosa senza sforare e tenendo i conti in ordine", ha ribadito Di Maio a Cartabianca su Rai3. "Oltre alla flat tax - ha detto - c'è il reddito di cittadinanza che serve prima di tutto a riorganizzare i centri per l'impiego che, lo dicono tutti i giovani, non funzionano. E mentre ci si forma si prende il reddito di cittadinanza. Stiamo parlando di 780 euro a persona da dare a 5 milioni di persone in povertà assoluta. Abbiamo fatto riunioni e ne stiamo facendo ancora: ci sono tante voci di copertura di finanziamento: dimostreremo agli italiani che volere è potere."
"Basta ai contributi ai giornali" - In un post su Facebook il vicepremier si è scagliato invece contro i giornali, molti dei quali, secondo Di Maio "inquinano il dibattito pubblico". Il ministro dello Sviluppo economico ha affermato di voler inserire nella manovra il taglio dei contributi pubblici alla stampa. "In legge di bilancio porteremo il taglio dei contributi pubblici indiretti e stiamo approntando la lettera alle società partecipate dallo Stato per chiedere di smetterla di pagare i giornali (con investimenti spropositati e dal dubbio ritorno economico) per evitare che si faccia informazione sui loro affari e per pilotare le notizie in base ai loro comodi", ha scritto Di Maio sul social.