"NO AL PARTITO DI BIBBIANO"

Di Maio: "Russia? Se sospettassi della Lega, il governo cadrebbe"

Il vicepremier chiama però Salvini alla responsabilità: "Faccia l'audizione in Parlamento, se le Camere lo chiedono è giusto"

18 Lug 2019 - 11:22
 © lapresse

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Il M5s "non stringerà mai alleanze con il partito di Bibbiano". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio, smentendo l'ipotesi di una nuova maggioranza con il Pd. "La crisi non c'è e non ci sarà, quello attuale è l'unico esecutivo possibile", sottolinea. E sul caso dei presunti fondi alla Russi, Di Maio dice: "Se sospettassi della Lega il governo cadrebbe". Poi però chiama Salvini alla responsabilità: "Faccia l'audizione, è il Parlamento a chiederla".

"Per noi il governo va avanti se fa le cose per gli italiani e se agli italiani dice la verità. Francamente non vedo litigi, vedo solo continui attacchi al M5S. Una volta sul salario minimo, un'altra sull'Europa, è un continuo e mi dispiace, ma se si fanno le cose per il Paese il governo va avanti 4 anni". E' la risposta del vicepremier M5S Luigi Di Maio all'altro vicepremier leghista Matteo Salvini sulla tenuta del governo in un'intervista al Corriere della Sera. "Una maggioranza con il Pd? La crisi non c'è, questo è l'unico governo possibile".

L'elezione della von der Leyen - Sul caso europeo e l'elezione della presidente della Commissione von der Leyen: "Nessuno si è scontrato, noi non ci siamo scontrati, siamo stati attaccati ingiustamente. Dovrebbe chiedere alla Lega perché ha cambiato idea all'ultimo minuto. Dovrebbe chiedere loro perché hanno attaccato noi e non Orbán, che sono loro alleati e ha votato la von der Leyen. Ecco, attaccassero Orbán invece che il M5S. Pensi che alcuni europarlamentari leghisti hanno anche candidamente ammesso di aver dissimulato. Quindi che dobbiamo pensare?". E poi aggiunge: "Il rischio che corre la Lega è isolare l'Italia e che quando avremo bisogno di aiuto saremo isolati come la Grecia, e avremo problemi sui conti correnti degli italiani".

Sul caso Moscopoli Salvini dovrebbe riferire in Aula - Di Maio parla anche della vicenda Moscopoli e smentisce rotture con la Lega: "Se avessi il minimo sospetto sulla Lega, il governo cadrebbe - sottolinea -. Ho visto il loro capogruppo dire che hanno ricevuto la nostra proposta di legge per aprire una commissione di inchiesta che faccia luce sui finanziamenti che ricevono tutti i partiti, M5S incluso. Gli ho sentito dire che è un buon passo avanti. Ora aspettiamo solo che la firmino". Ma Salvini, per Di Maio, dovrebbe rispondere in Aula: "Ma questo sarebbe valso anche per qualsiasi esponente del Movimento 5 Stelle. Avremmo chiesto lo stesso. Andare in Aula tra l'altro è anche un'occasione per dire la propria".

"Nessuno stop ad Autonomia e Flat tax" - Il vicepremier viene chiamato a rispondere anche sui punti del contratto di governo che sembrano impantanati: autonomia, flat tax e salario minimo. "Non sono fermi al palo - dice Di Maio - sull'autonomia ci rivediamo per sciogliere gli ultimi nodi, sulla flat tax siamo tutti d’accordo e siamo sicuri che la Lega la porterà nella legge di Bilancio come promesso. Aspettiamo di vedere il piano, ma non ho motivo di dubitare. Certo mi auguro che per farla non si tolgano soldi agli italiani, sarebbe paradossale".

"Con Di Battista incomprensioni, ma siamo amici" - Di Maio ha affrontato anche il caso di Alessandro Di Battista, incontrato alla riunione degli attivisti laziali: "Alessandro è un amico e tra amici a volte ci sono anche delle incomprensioni. Il Movimento 5 Stelle deve essere unito e compatto, chiunque in questo momento può dare una mano concreta deve darla".

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