Il ministro leghista sostiene che non ci sia stato "interesse personale da parte di Salvini, ma una decisione collegiale". Sul caso interviene anche il sottosegretario agli Esteri
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Il voto online del M5s sul caso Diciotti "non mette a rischio il governo" secondo il ministro dell'Agricoltura Gianmarco Centinaio. A Cagliari per un tavolo in prefettura sulla vertenza del latte, Centinaio dice di voler "aspettare il voto in Parlamento" e ribadisce la linea unitaria sulla vicenda. "I ministri del governo - spiega -, M5s compresi, dicono che non c'è stato un interesse personale da parte di Salvini, ma una decisione collegiale".
Di Stefano (M5s): "Autorizzazione non va concessa" - L'autorizzazione a procedere contro Salvini per il caso Diciotti "non va concessa". Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano (M5s). L'esponente del governo spiega infatti che si è trattato di una decisione "collegiale" del "Consiglio dei ministri" e aggiunge: "Credo che non saremmo dovuti arrivare a questo perché "Salvini avrebbe dovuto rinunciare al voto e farsi processare. Noi voteremo sì se il responso online andrà in questo senso".
Atti della Giunta del Senato arrivati al pm di Catania - Nel frattempo sono arrivati alla Procura di Catania gli atti firmati dal premier Giuseppe Conte e dai ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli, allegati alla memoria del ministro dell'Interno Matteo Salvini sotto esame della Giunta per le immunità del Senato sul caso Diciotti. Li ha trasmessi la presidenza di Palazzo Madama. Lo si apprende dalla Procura che è titolare dell'inchiesta, coordinata dal procuratore Carmelo Zuccaro.