dopo le polemiche

Dietrofront sulla nomina dell'ex Iena Giarrusso, Fioramonti: "Sarà mio segretario, non un controllore"

Il viceministro dell'istruzione M5s, Lorenzo Fioramonti, precisa che Giarrusso non dirigerà l'osservatorio sui concorsi universitari

15 Set 2018 - 10:36

Il viceministro all'Istruzione Lorenzo Fioramonti torna sulla nomina di Dino Giarrusso, l'ex inviato de "Le Iene" al centro da giorni di polemiche dopo essere stato messo a dirigere l' "osservatorio" sui concorsi nell'università e negli enti di ricerca. E precisa che Giarrusso è stato nominato suo segretario particolare già a fine luglio e che "non sarà il controllore di alcun concorso, perché non esiste una figura di controllore e perchè questo Ministero ha pieno rispetto dell'autonomia delle università e non vuol sostituirsi ad alcun organo ispettivo esistente, tantomeno alla magistratura".

"Vorrei rapidamente mettere fine alle polemiche pretestuose e talvolta grottesche nate intorno alla nomina di Dino Giarrusso nel mio staff, chiarendo definitivamente la questione", esordisce il Vice Ministro Lorenzo Fioramonti in una nota e un video pubblicati anche su Facebook.

"Dino Giarrusso è stato nominato mio segretario particolare già a fine luglio, nei tempi e nei modi previsti dalla legge", spiega Fioramonti. "In quel ruolo si sta occupando a norma di legge di coordinare la comunicazione del mio ufficio e curare le mie relazioni istituzionali, in ragione del suo incarico. La legge prevede che la nomina del segretario particolare sia fiduciaria (non tramite concorso, trattandosi di un ruolo non organico al Ministero) e decade con la fine del mandato".

"Giacchè dal mio arrivo al Ministero", prosegue, "ho ricevuto decine di segnalazioni su presunte irregolarità riguardanti concorsi universitari, ho chiesto a Dino di svolgere anche un'altra attività: raccogliere queste segnalazioni, leggerle e aiutarmi a rispondere a chi le ha inviate. Dunque, Giarrusso non sarà "il controllore" di alcun concorso".

"Sappiamo tutti, però", aggiunge il viceministro, "che accanto a tanti esempi virtuosi, nei nostri atenei esistono alcuni casi di abuso. Si tratta di distorsioni del sistema meritocratico ed episodi poco trasparenti, che danneggiano prima di tutto proprio le universià stesse e chi ci lavora. Spesso chi subisce tale ingiustizia ha paura a denunciare la propria situazione. Inoltre, abbiamo appreso di alcuni casi in cui l'irregolarità permane anche dopo il pronunciamento della magistratura. Nella nostra volontà di avvicinare lo stato al cittadino, intendiamo quindi offrire una possibilità di ascolto in più a chi vuol segnalare procedure poco chiare, per poi riferire i casi più eclatanti agli uffici competenti della pubblica amministrazione".

"Sia chiaro: questo è un lavoro importante che vogliamo condurre insieme alla comunitàaccademica, alla CRUI, al CUN e ai singoli atenei", continua Fioramonti. "Infatti, già in questi giorni ho cominciato a confrontarmi con tutte le parti interessate per trovare insieme il modo migliore per scongiurare ogni possibile abuso, presente e futuro".

La parola "osservatorio", precisa, era messa fra virgolette proprio per far intendere "che non esiste una struttura apposita, ma solo un gruppo di lavoro informale all'interno del nostro team. Solo nelle prime 24 ore seguite all'annuncio che Dino Giarrusso si sarebbe occupato anche di questo, sono arrivate oltre 50 segnalazioni. Questo dato ci fa capire come la nostra decisione abbia risposto ad un bisogno diffuso, reale, e a breve verrà creata una apposita casella di posta elettronica. Tutto ciò che si può fare a norma di legge e nel rispetto delle autonomie al fine di rendere l'università italiana ancora più trasparente e meritocratica è per noi un passo avanti, un cambiamento positivo: anche un solo caso di malversazione all'interno del mondo accademico, per noi è un caso di troppo".

"Un'ultima cosa", conclude, "per rispondere ad alcuni docenti che si sono detti preoccupati: Dino Giarrusso è una persona competente, preparata, con un curriculum di tutto rispetto. Nel suo precedente lavoro di inviato non si è mai occupato nè di metodo stamina, nè di vaccini nè di cure miracolose per il cancro. Chi ha scritto questo, ha propagato fakenews e dovrebbe avere il buonsenso di scusarsi".

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