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quarta seduta

Lorenzo Fontana eletto presidente della Camera | Meloni: "Anche stavolta buona la prima" | Pd: "Putin festeggia" | Salvini: Centrodestra andrà unito al Colle

Dopo le tre "fumate nere" di giovedì, nella quarta votazione l'esponente leghista ha raggiunto e superato il quorum necessario, ottenendo 222 voti

14 Ott 2022 - 20:45
 © Ansa

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Dopo l'elezione, non senza qualche sorpresa, di Ignazio La Russa a presidente del Senato, a Montecitorio i neo-deputati hanno eletto al quarto scrutinio, che prevede la maggioranza assoluta dei voti, il leghista Lorenzo Fontana (ecco chi è il fedelissimo di Matteo Salvini). Nell'aula di Montecitorio immediato è scattato l'applauso dei parlamentari del centrodestra. Fontana ha ottenuto 222 voti. È il sedicesimo presidente e il secondo esponente della Lega a ricoprire la terza carica dello Stato, dopo Veronica Pivetti. Soddisfatta Giorgia Meloni: "Anche qui alla Camera buona la prima. Stiamo procedendo in modo spedito". Secondo fonti del Pd, a festeggiare per l'elezione di Fontana "il primo a festeggiare è Vladimir Putin". Per Matteo Salvini, "Fontana sarà in grado di rappresentare tutte e tutti". Il leader della Lega, poi, si dice sicuro che il centrodestra andrà unito alle consultazioni al Quirinale: è "ovvio e certo". Nel discorso di insediamento Lorenzo Fontana ha parlato delle autonomie, di Papa Francesco e Sergio Mattarella.




"Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il nuovo presidente della Camera dei deputati, onorevole Lorenzo Fontana". Così il Quirinale in una nota.


"Congratulazioni e auguri di buon lavoro al nuovo presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. Sono certo che ricoprirà questo ruolo con responsabilità e con imparzialità. La sua elezione alla guida di Montecitorio conferma che il centrodestra, anche grazie a un confronto costante tra i partiti della coalizione, ha l'obiettivo di lavorare unito per affrontare tutte le sfide di questa importante legislatura". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. 


Come risposta all"elezione del leghista Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera, nel Pd spunta l'ipotesi di schierare alla vicepresidenza un profilo diametralmente opposto e contrapposto a quello dell'ultraconservatore veneto: Alessandro Zan, paladino dei diritti della comunità Lgbtq+ e padre del ddl contro l'omotransfobia (mai approvato ma sempre rivendicato dal Nazareno).


"Escludo al 3.000% che noi non sosteniamo il governo Meloni, qui c'è un Paese da salvare, non scherziamo". Lo ha detto il senatore di Fi Maurizio Gasparri.


Per Matteo Salvini il centrodestra andrà unito alle consultazioni al Quirinale, è "ovvio e certo". Parlando poi dell'elezione di Lorenzo Fontana, il leader della Lega spiega che "finalmente si passa dalle parole ai fatti. Sicuramente è un cambio di passo, di registro culturale rispetto alle presidenze di Boldrini e di Fico, si chiama democrazia". Per Salvini "Lorenzo Fontana sarà in grado di rappresentare tutte e tutti".



"Gli italiani ci chiedono risposte immediate e di non perdere tempo". Lo ha detto la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, sottolineando che la proclamazione di Lorenzo Fontana alla Camera "conferma che vogliamo lavorare in questa direzione. Fratelli d'Italia lo ha votato convintamente e siamo certi che saprà ricoprire questo ruolo così prestigioso con senso delle istituzioni, equilibrio e imparzialità".


Per l'elezione di Fontana "il primo a festeggiare è Vladimir Putin, alla faccia della tanto sbandierata continuità e della presunta svolta moderata raccontata da alcuni commentatori". Lo affermano fonti del Pd, sottolineando che "la verità è che tra ieri e oggi si è consumato un ulteriore inquietante slittamento a destra. Il Pd ha fatto una campagna elettorale di contrapposizione forte verso questa stessa destra, denunciando i rischi di una deriva che era prevedibilissima già prima del voto".


"Anche qui alla Camera buona la prima. Stiamo procedendo in modo spedito, sono contenta e faccio le mie congratulazioni a Fontana". Lo afferma la leader di Fdi Giorgia Meloni commentando in Transatlantico l'elezione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera.


"Non è giorno di polemiche: essere cattolico non è un disvalore. Pro Putin? Fontana è pro Italia". Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, commentando le critiche del centrosinistra al neopresidente della Camera, Lorenzo Fontana.


Il leghista Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera. Superata quota 201 voti. 


Colloquio in cortile tra la presidente di FdI Giorgia Meloni e il segretario della Lega Matteo Salvini. I due leader sono rimasti alcuni minuti nel cortile davanti all'aula della Camera parlando vicini.


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"Caro bollette, tasse, lavoro, approvvigionamento energetico: all'Italia serve un governo autorevole che lavori spedito sulle grandi questioni. Non c'è tempo da perdere". Lo scrive su Twitter la leader di Fdi, Giorgia Meloni.


Non appena inizia la quarta votazione per eleggere il presidente della Camera, alcuni deputati di Pd e sinistra, tra cui Alessandro Zan, hanno esposto un grande striscione con la scritta "No a un presidente omofobo pro Putin". Il riferimento è a Lorenzo Fontana della Lega, su cui dovrebbero convergere i voti della maggioranza di centrodestra. Il presidente provvisorio Ettore Rosato ha chiesto la rimozione dello striscione.


Al via a Montecitorio la quarta votazione per eleggere il presidente della Camera. Potrebbe essere quella decisiva: in questa votazione il quorum richiesto è la maggioranza assoluta, quindi 201 deputati, computando anche le schede bianche e le nulle.


"Andrà bene. Sono ottimista. Eleggeremo il presidente della Camera alla prima votazione" di questa mattina "e il nostro candidato è Lorenzo Fontana". Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni arrivando a Montecitorio.


Il M5s voterà Cafiero De Raho come candidato di bandiera per l'elezione del presidente della Camera. Lo ha annunciato Giuseppe Conte, al termine della riunione del gruppo.


"Sono molto contenta che il mio nome sia considerato come un nome in grado di aggregare e creare condivisione. Mi fa anche piacere essere considerata l`anti Fontana". Lo ha detto Maria Cecilia Guerra intercettata dai cronisti alla Camera dopo che il Pd ha scelto di puntare sul suo nome alla prossima votazione.


"Tra ieri e oggi abbiamo cercato un nome condiviso che potesse andare anche oltre il nostro schieramento. Ho tenuto contatti con gli altri su un profilo autorevole e un nome il meno divisivo possibile. Questo nome è quello di Maria Cecilia Guerra. L'ho comunicato alle altre opposizioni. Non so se saremo in grado di avere il consenso di tutti, alcuni segnali sono stati positivi, ma è stata una mossa nell'interesse collettivo. Questa proposta deve trovare il consenso di tutti noi, dobbiamo dimostrare compattezza.  In questo momento bisogna essere uniti e determinati". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta in occasione dell'assemblea dei deputati dem.


A meno di un'ora dall'inizio delle votazioni per la presidenza della Camera, il candidato del centrodestra è il leghista Lorenzo Fontana. Matteo Salvini sta vedendo i deputati della Lega a Montecitorio in vista della quarta votazione.


"Noi siamo per la pace". Così, scherzando, il leader M5s Giuseppe Conte risponde ai cronisti che gli chiedono se il M5s voterà Maria Cecilia Guerra per la presidenza della Camera. "Decidiamo ora il nostro candidato", ha aggiunto, entrando alla riunione del gruppo M5s.


"Forza Italia voterà Lorenzo Fontana comee presidente della Camera dei Deputati". Lo annuncia in un tweet il coordinatore nazionale degli azzurri, Antonio Tajani.


Questa mattina Azione-Iv non voterà più scheda bianca ma avrà un proprio candidato da votare per la presidenza della Camera. Lo ha annunciato Matteo Richetti, entrando a Montecitorio. Alla domanda se sarà Ettore Rosato, Richetti ha risposto: "Lo decidiamo a breve". Richetti ha sottolineato che in questo modo si eviterà quanto accaduto ieri al Senato dove quasi una ventina di voti sono arrivati dall'opposizione al candidato del centrodestra.


I deputati del cd Terzo Polo Azione-Italia Viva voteranno stamani il loro capogruppo Matteo Richetti per l'elezione del presidente della Camera. E a Richetti mancheranno solo due voti del gruppo, per deputati oggi assenti giustificati dalla votazione. Lo ha annunciato Luigi Marattin, ospite ad Agorà. "Lo diciamo prima - ha spiegato il deputato così è tutto chiaro da subito. Vogliamo che il risultato del nostro voto sia trasparente".


Matteo Renzi, intervistato dal "Messaggero" nega di aver votato, insieme al suo gruppo di senatori, Ignazio La Russa per la presidenza del Senato. "Se io orchestrassi un'operazione del genere, la rivendicherei. Di più: andrei all'incasso. Io non c'entro nulla, questa è una resa dei conti tutta interna al centrodestra. Può essere stato chiunque. Non scherziamo: non ci si cappotta per sbaglio. Io, Letta e Gentiloni siamo durati per cinque anni di legislatura. E poi io non sono uno bravo a fare questo tipo di calcoli. Non sono, per dire, un Franceschini", poi si schermisce: "Diciamo solo che Dario è un ragazzo intelligente". Renzi dice di aver parlato con Franceschini (Pd) e Patuanelli (M5s) delle vicepresidenze "che, per la cronaca, non c'entrano nulla con questo voto" visto che sono le opposizioni a decidere.


È in corso nella sala Berlinguer di Montecitorio l'assemblea dei deputati Pd. Sul tavolo la decisione su come votare per l'elezione del presidente della Camera. Oggi i Dem dovrebbero non votare scheda bianca, ma un candidato di bandiera, probabilmente una donna. "Decidiamo ora", ha detto Letta entrando.


"Nessuno mi ha chiesto di candidarmi. Lorenzo sarà un ottimo presidente della Camera".  Così Riccardo Molinari, dopo che è sfumata la sua candidatura per la presidenza di Montecitorio e dopo che il leader della Lega, Matteo Salvini, ha ufficializzato il nome di Lorenzo Fontana come candidato a Montecitorio.
 


Forza Italia chiede un chiarimento a Fratelli d'Italia sul voto di ieri al Senato che ha eletto Ignazio La Russa presidente prima di sciogliere la riserva sul voto per Lorenzo Fontana presidente della Camera, indicato da Lega e FdI. "È molto grave - ha detto stamani a Radio Anch`io su Radiouno Giorgio Mulé - se Fratelli d`Italia davvero ha raccolto volti nell'opposizione per assicurarsi l`elezione di La Russa anche senza un accordo con noi, come scrivono tutti i giornali. Prima di ogni decisione vogliamo capirlo ed è quanto dovranno dirci stamani i nostri alleati". "Si tratta - ha sottolineato Mulé - di capire come il centrodestra che ha vinto le elezioni possa riprendere un ordinato percorso comune per portare avanti al meglio il mandato comune che gli elettori ci hanno affidato".


Forza Italia potrebbe spaccarsi sul voto di oggi a Lorenzo Fontana, candidato alla presidenza della Camera. Parte del gruppo a Montecitorio, guidato da Licia Ronzulli, sarebbe pronto a non partecipare al voto, replicando quanto accaduto in Senato ier, mentre i più vicini ad Antonio Tajani vogliono sostenere il candidato della Lega, concordato appunto con Giorgia Meloni. La tensione resta "altissima", riferiscono fonti azzurre, e non si esclude una riunione a Villa Grande per serrare i ranghi.


"Devo dire che essere stato eletto anche con voti non del centrodestra rende la mia elezione ancora più emozionante. È stata una vittoria politica, ma lo è stata anche sul piano delle relazioni umane. Ha contato molto quello che fatto io, e non solo io". È il commento del neo presidente del Senato, Ignazio La Russa, in un colloquio con 'La Stampa'.

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