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Il dibattito delle commissioni sul Decreto crescita si è focalizzato sui sexy shop arrivando, alla fine, alla riformulazione del testo che consente gli incentivi anche alla loro riapertura. Un emendamento agevolava la riapertura dei negozi nei comuni sotto i 20mila abitanti escludendo però sale scommesse e compro oro ma anche, appunto, i sexy shop. Proteste da parte del Pd (che ha parlato di "Stato oscurantista") prima dell'ok definitivo.