DEBITI ALLO STATO

Dl crescita, trovata una mediazione tra salva-Roma e salva-Comuni

La Castelli: "Attingendo ai risparmi derivanti dalla rimodulazione del debito di Roma Capitale, abbiamo istituito un fondo" per sostenere i municipi dissestati

10 Giu 2019 - 18:41
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I relatori al dl Crescita hanno presentato in commissione un pacchetto di 16 emendamenti in cui c'è una proposta per trasferire allo Stato parte del debito storico della Capitale e per venire incontro agli altri Comuni in dissesto e pre-dissesto. Verrà inoltre istituito un fondo ad hoc dove far confluire gli esborsi minori per rinegoziazione dei mutui da parte dell'attuale Commissario al debito di Roma, che serviranno per i debiti delle città metropolitane.

La Lega, insomma, avrebbe ceduto sul salvataggio della Capitale ottenendo però in cambio l'approvazione di misure per sostenere i Comuni in dissesto.

"Negli ultimi mesi - spiega il vice ministro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli, per quanto riguarda la norma 'Risparmia Italia' - abbiamo lavorato a stretto contatto con i Comuni capoluogo di Città Metropolitana, alcuni dei quali si trovano in una fase di riequilibrio finanziario, ovvero in dissesto e pre-dissesto finanziario. Stare al fianco delle Amministrazioni vuol dire garantire un'elevata qualita' dei servizi pubblici ai cittadini che, diversamente, potrebbero vederli ridotti, per responsabilita' che spesso vanno imputate a vecchi amministratori".

La Castelli sottolinea quindi come "dall'approfondito confronto tecnico è uscita una norma corposa che contribuisce a risolvere, o quanto meno alleviare, le problematiche delle amministrazioni coinvolte. I relatori al provvedimento hanno infatti presentato un emendamento al Decreto Crescita, cui abbiamo lavorato da ultimo in questa fase di conversione, in virtù del quale attingendo ai risparmi derivanti dalla rimodulazione del debito di Roma Capitale, abbiamo istituito un fondo finalizzato al 'concorso al pagamento del debito dei comuni capoluogo di città metropolitana'. Ed è - conclude il viceministro - un lavoro che proseguirà in modo certosino, perché ad ogni 'malato' serve la giusta cura".

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