Il vicepremier non si sbilancia sul nome del commissario per la ricostruzione: "Ci stiamo lavorando e lo saprete a brevissimo". E sul deficit: "La soglia del 2% non è un tabù"
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"In giornata il decreto va al Quirinale. E' stato scritto tanti giorni fa ed è pronto ed entro stanotte la ragioneria dovrebbe bollinarlo". Così il vicepremier Luigi Di Maio sul dl Genova, sottolineando inoltre come il provvedimento preveda norme per una rapida ricostruzione del ponte "senza dare la possibilità ad Autostrade di mettere una pietra".
Ospite della trasmissione "Circo Massimo" su Radio Capital, il ministro dello Sviluppo economico ha inoltre spiegato che, in base alla relazione finale degli ispettori, Autostrade doveva fare molte cose che non ha fatto. "Quella relazione ci apre una prateria per revocare la concessione. In quella relazione c'è scritto che Autostrade aveva la responsabilità. Ed è stata la responsabile per la distruzione del ponte".
Per quanto riguarda il commissario per la ricostruzione, Di Maio ha precisato che "sarà nominato subito dopo che il decreto sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale" e che "avrà tutti i poteri per chiamare l'azienda migliore e fare il prima possibile". Il nome della persona scelta però ancora non c'è: "Ci stiamo lavorando e lo saprete a brevissimo". Sull'impresa designata alla realizzazione del nuovo ponte il vicepremier ha invece le idee più chiare e parla di Fincantieri come "una buona opzione".
"La soglia del 2% del deficit non è un tabù" - Il vicepremier ha poi parlato anche della situazione economica italiana: "Siamo ben consapevoli che ci sono equilibri finanziari e conti da tenere in ordine, ma la soglia del 2% non è un tabù. Non è una sfida per produrre deficit, ma per mantenere le promesse lasciando ai nostri figli e ai nostri nipoti un'Italia migliore. Quantificando la spesa degli interventi saremo in grado di effettuare i tagli".