L'ex comandante vota in commissione un emendamento che stringe le maglie sul condono ad Ischia mettendosi contro il movimento. Solidale la collega Fattori: "Nel partito terrorismo psicologico"
Sale la tensione con i dissidenti M5s dopo il caso dei "dissidenti" Gregorio De Falco e Paola Nugnes, che hanno votato contro la maggioranza in commissione sul decreto per Genova. Dopo il "sentito grazie" espresso loro dalla senatrice M5s Elena Fattori per "la loro coerenza", il ministro Riccardo Fraccaro attacca: "Se qualcuno non si trova più bene nel Movimento, se ne vada". L'ex comandante replica: "Io dissidente? Solo solo coerente".
Fattori: "Terrorismo psicologico" - La giornata era cominciata con il post su Facebook della Fattori, che aveva scritto: "Un sentito grazie ai colleghi De Falco e Nugnes che hanno seguito la loro coerenza, hanno pensato prima al bene dei cittadini e dell'ambiente che agli ordini di scuderia. Grazie anche per il coraggio di una scelta non semplice in un clima di terrorismo psicologico".
Un clima, riprende il post, "lontano da ogni forma di democrazia e condivisione". La senatrice Fattori già sul decreto sicurezza aveva scelto di non partecipare al voto di fiducia, come avevano fatto anche gli stessi Gregorio De Falco e Paola Nugnes.
Buffagni: "Chi non è d'accordo se ne vada" - Contro i dissidenti il primo ad andare all'attacco era stato il sottosegretario M5s Stefano Buffagni che, rivolgendosi a De Falco, aveva detto: "Se non sei d'accordo vai a casa. De Falco aveva detto a Schettino 'torna a bordo!'. Io gli dico: se non ti trovi, torna a casa", dice riferendosi al voto del senatore sul dl Genova. "De Falco - osserva Buffagni - rimane un genio che si sente troppo genio rispetto al gruppo. Ha votato contro e senza preavviso insieme con Pd e Fi. Noi dobbiamo tenere in piedi i conti del Paese, non quelli della famiglia De Falco".
Il ministro: "De Falco sia coerente" - A sostenere la stessa posizione è sceso in campo anche il ministro Fraccaro, che ha dichiarato: "Se qualcuno non si trova più bene nel Movimento, c'è una regola che abbiamo sempre enunciato in campagna elettorale: fa un passo indietro e va a casa, lasciando il posto a qualcuno altro. Coerenza vuole questo, poi decideranno i senatori coinvolti". Su eventuali provvedimenti, spiega che "li potrebbero prendere Patuanelli o il collegio dei probiviri M5s. Lo vedremo nelle prossime ore, nei prossimi giorni. Ora è inutile anticiparlo".
De Falco: "Io sono coerente, non dissidente" - "Non cerco protagonismo e non ho votato con le opposizioni, il 25.10 è il mio emendamento, è uguale", spiega il senatore De Falco a Il fatto quotidiano.it e Repubblica.it. A chi gli dice che secondo Di Maio "lo fa per i soldi" replica: "Zemeckis ritorno al futuro. Ne parliamo tra qualche ora. Restituire i soldi? Devo fare i rendiconti. Ci mancherebbe. Continuo a restituire come sempre perché sono coerente, non dissidente. Credo proprio che non sarò espulso: nessuno mi ha fatto sapere nulla".
Tensione anche in Forza Italia Dopo il voto sul dl Genova la tensione è salita anche in Forza Italia. Sei parlamentari campani (De Siano, Carbone, Pentangelo, Russo, Sarro e Cesaro) si sono infatti autosospesi dal gruppo, per protestare contro l'approvazione dello stesso emendamento, quello che frena sul condono nell'isola di Ischia.