E' la prima fiducia sul campo per il governo Conte 2. Il ministro del Lavoro soddisfatto: "Passo avanti, riconosciamo maggiori garanzie ad alcune categorie di lavoratori e potenziamo la sicurezza sul lavoro"
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Il Senato ha votato la fiducia al governo sul decreto salva-imprese con 168 voti favorevoli e 110 contrari. A Palazzo Madama il testo incassa un solo voto in meno rispetto a quello per la fiducia al secondo governo Conte: il 10 settembre l'esecutivo ottenne infatti 169 sì e 133 no. Tra le misure contenute nel decreto, figurano anche maggiori tutele per i rider e la proroga della cassa integrazione per diverse realtà in crisi.
Nunzia Catalfo: "Maggiori tutele ai rider e maggiore sicurezza sul lavoro" - Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, esprime soddisfazione per l'ok al decreto salva-imprese. "Con questo provvedimento - afferma in una nota - facciamo un passo avanti importante perché riconosciamo maggiori garanzie ad alcune categorie di lavoratori, come i riders, e potenziamo la sicurezza sul lavoro con l'assunzione presso l'Ispettorato Nazionale del Lavoro di 150 unità di personale qualificato".
Cosa prevede il decreto - Maggiori tutele per i rider, i fattorini che con le biciclette e o motorini fanno le consegne a domicilio, regolazione del cosiddetto "end of waste", ossia la disciplina che definisce la "materia prima secondaria" e le relative procedure di riciclo, proroga della cassa integrazione per diverse realtà in crisi, rafforzamento della dotazione dell'organico dell'Inps di 1.003 unità, per far fronte alle esigenze derivanti dal reddito di cittadinanza e quota 100, stabilizzazione del precari dell'Anpal, l'agenzia per le politiche attive del lavoro, impegnata nelle pratiche del reddito di cittadinanza. Sono queste le principali misure del decreto legge sulle crisi aziendali e le tutele del lavoro, che è stato approvato dal Senato con il voto di fiducia. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera per essere convertito entro il 3 novembre.
Il pachetto sui rider - Per i rider il decreto prevede il superamento del cottimo, la retribuzione agganciata a contratti collettivi di lavoro, tutele sanitarie e previdenziali. Per i rider di professione, ossia coloro che svolgono l'attività con regolarità, è previsto il riconoscimento del lavoro subordinato.
Stralciato lo scudo penale per i vertici dell'ex Ilva - Una delle novità introdotte in prima lettura al Senato è lo stralcio dal testo del cosiddetto scudo penale per i vertici dell'ex Ilva, in relazione alla realizzazione del piano ambientale. Nella versione licenziata da Palazzo Madama, quindi, non ci sono più riferimenti allo stabilimento di Taranto.
Marcia indietro sugli ostelli della gioventù - Novità dell'ultima ora, perché avvenuta nel passaggio del maxiemendamento nell'Aula del Senato, la marcia indietro sulla trasformazione dell'associazione italiana degli ostelli della gioventù in ente economico, con le relative risorse. Nel parare della Ragioneria Generale dello Stato sono espressi rilievi sulla quantificazione dell'onere di personale e quindi sulla copertura. Inoltre, si legge nel parere "si rilevano forti contrarietà nel merito da parte del Dipartimento del Tesoro. Pertanto - conclude la Rgs - si richiede lo stralcio della disposizione". La norma, anche se introdotta con emendamenti presentati da diversi gruppi, ha poi suscitato la contrarietà sul fronte politico perché configurerebbe un conflitto di interesse. Il segretario dell'associazione degli ostelli è uno stretto collaboratore del vice ministro dell'economia, Laura Castelli.
Risorse per le aree di crisi complessa di Sardegna e Sicilia - In tema di imprese, il decreto stanzia risorse per le aree di crisi complessa delle regioni Sardegna e Sicilia e aumenta di 90 milioni di euro per il 2019, rispetto ai 180 milioni già staziati, le risorse per la proroga del trattamento di integrazione salariale straordinario concessa per riorganizzazione, crisi aziendale e contratto di solidarietà.
Nuovi fondi per l'economia green - Particolare attenzione viene riservata all'avvio dell'economia green. Si prevede di aumentare le risorse al Fondo per la transizione energetica nel settore industriale (fino ad un massimo di 100 milioni per il 2020 e di 150 milioni annui a decorrere dal 2021) per finanziare interventi di decarbonizzazione e di efficientamento energetico del settore industriale e, per una quota fino a un massimo di 20 milioni di euro annui per gli anni dal 2020 al 2024, al Fondo per la riconversione occupazionale nei territori in cui sono ubicate centrali a carbone.