Trovato l'accordo nella maggioranza per sfoltire le modifiche. Il pentastellato dissidente Gregorio De Falco però non è disposto a cedere sui diritti di asilo: "Per noi è una priorità"
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"I capisaldi di questo dl rimangono tali". Lo ha detto il sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, dopo la mediazione nella maggioranza e lo sfoltimento degli 81 emendamenti del M5s al dl Sicurezza. "E' un provvedimento fondamentale per il bene del Paese - ha continuato -. E' una priorità. Siamo disponibili a migliorarlo ma i capisaldi non si toccano". Così com'è, però, "il decreto non sarà votato", continuano a ribadire i pentastellati dissidenti.
"Con riferimento all'articolo 1, all'articolo 10 e all'articolo 12, che sono gli elementi cardine del provvedimento, tali sono e tali rimarranno - ha proseguito Molteni -. Ovviamente questo non preclude il fatto che in commissione, come già accaduto oggi, ci sara' un confronto con tutti coloro i quali presentano emendamenti che vanno nella direzione di migliorare il decreto, e non di smontarlo".
"Il decreto - ha aggiunto Molteni - è perfettamente costituzionale e noi stiamo valutando gli emendamenti presentati da tutti i gruppi parlamentari ma si tratta di un provvedimento prioritario, che è nel contratto di governo e quindi sono assolutamente convinto che Luigi Di Maio manterrà,come ha dimostrato fino ad oggi, lealtà e correttezza rispetto al contratto di governo, di cui il tema dell'immigrazione, del contrasto alla criminalità organizzata e del potenziamento della sicurezza urbana sono parti fondamentali e imprescindibili".
Il 5 novembre il Senato comincerà l'esame del decreto. Ma la discussione nella maggioranza non sembra assopirsi. Uno degli aspetti più insidiosi del testo, secondo i promotori degli emendamenti, è lo stop ai permessi di soggiorno per motivi umanitari: secondo Gregorio De Falco infatti si sarebbe tradotto in una attenuazione dei diritti che potrebbe contrastare con le tutele previste dalla Costituzione e dalla Consulta, che più volte ha ribadito che i diritti riguardano tutti. I senatori De Falco e Paola Nugnes mantengono sostanzialmente la loro posizione e sottolineano al Fattoquotidiano.it come senza modifiche non voteranno il decreto attualmente in commissione. E la loro posizione non cambia dopo una riunione avuta questo pomeriggio in un locale del centro di Roma con due membri dello staff del vicepremier Luigi Di Maio e alla quale partecipa anche un terzo senatore, Nicola Morra. "Ci sono emendamenti irrinunciabili", spiega De Falco al termine dell'incontro definendo "opportuno", a questo punto, un incontro con lo stesso Di Maio.