L'organismo vigila sull'attività di declassificazione e sul progetto di digitalizzazione dei documenti
© Ansa
La guida del Comitato per la desecretazione degli atti riguardanti le stragi passa alla presidenza del Consiglio. Lo ha annunciato Mario Draghi durante l'incontro con i familiari delle vittime delle stragi di piazza Fontana a Milano, di piazza della Loggia a Brescia, della stazione di Bologna e di Ustica. Il premier ha spiegato che seguirà personalmente il dossier e indicherà a presiedere il comitato Roberto Chieppa, segretario generale di Palazzo Chigi.
Il premier ha spiegato che la decisione è stata assunta nell'ottica di dare impulso alle attività di desecretazione degli atti, così da rispondere concretamente alla richiesta che le Associazioni reiterano da anni: "Chiarezza e giustizia, quale contributo importante ai fini della ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del nostro Paese".
Il comitato, del quale fanno parte i rappresentanti delle associazioni dei familiari, vigila sull'attività di declassificazione da parte delle amministrazioni e sul progetto di digitalizzazione dei documenti declassificati versati all'Archivio centrale di Stato, per i quali è stato previsto uno specifico finanziamento di 400.000 euro del ministero della Cultura.
Dopo l'annuncio la presidenza del Consiglio ha confermato "la determinazione del governo a far sì che le amministrazioni diano piena e immediata attuazione alle direttive del 22 aprile 2014 e del 2 agosto 2021 che dispongono la declassifica ed il versamento straordinario anticipato, all'Archivio centrale dello Stato da parte di tutti i Ministeri di documenti in loro possesso riguardanti le stragi in Italia tra il 1969 e il 1984 e di quelli concernenti l'Organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2.