L'esponente del Carroccio, durante le dichiarazioni di voto sul decreto anticorruzione a Palazzo Madama, confonde il terrorista dei Pac con il fondatore di Lotta Continua...e i colleghi lo applaudono
In comune Cesare Battisti e Adriano Sofri non hanno niente, forse non si sono nemmeno mai incontrati. Eppure, il temerario senatore della Lega, Pasquale Pepe, durante le dichiarazioni di voto al Senato sul decreto anticorruzione, apre una parantesi sul "caso Sofri" e ci regala una perla: "Ora speriamo che il presidente Bolsonaro lo faccia rientrare nelle patrie galere a scontare i crimini schifosi dei quali è responsabile". Sofri, Brasile, Bolsonaro: parole a vanvera. Ma i suoi colleghi, tutti impettiti nei banchi di Palazzo Madama, lo applaudono.
Il povero Pepe ha fatto una gran confusione: una topica colossale, messa in evidenza da Il Dubbio che è diventata virale in poche ore. In Brasile c'è il caso Battisti: è ricercato in Italia perché condannato in contumacia per vari omicidi commessi da un gruppo terroristico (i Pac: proletari armati per il comunismo) a cavallo tra gli anni 70 e 80. Adriano Sofri, che invece è il fondatore di Lotta Continua, vive a Pisa, ha subito una condanna per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi (e non Mario, tanto per rimanere in tema di gaffes), l’ha scontata pur dichiarandosi sempre innocente, e ora scrive su diversi giornali. Tutta un'altra storia.
Il senatore della @LegaSalvini Pepe ha chiesto a #Bolsonaro l'estradizione di Adriano Sofri confondendolo con Battisti..
— Tommaso Ederoclite (@ederoclite) 14 dicembre 2018
Il tutto mentre @PaolaTavernaM5S, al posto di correggerlo, dice che se ne occuperà la magistratura.
Non conosco la storia.
Parlano a vanvera. pic.twitter.com/obk8L5mA0Y
La replica di Sofri - "La mia reputazione ha avuto una piccola impennata, giovedì, grazie a un irresistibile senatore leghista che parlava in pro della legge contro i reati nella pubblica amministrazione. Costui ha prima imputato ai senatori seduti a sinistra di aver 'addirittura difeso Sofri Bompressi e Pietrostefani' (se l’era scritto, per non sbagliare), poi ha perfezionato vibratamente la cosa: 'E a proposito di Sofri io spero che il presidente Bolsonaro finalmente lo assicuri alle patrie galere per i crimini schifosi che ha commesso in Italia'", ha scritto Sofri in un post su Facebook. "A questo punto i senatori leghisti sono scoppiati in un applauso...Ho saputo della mia riuscita da un articolo di Sansonetti sul Dubbio. Nessun altro sembra essersene accorto...".