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Ultimo aggiornamento: 2 anni fa

verso il 25 settembre

Salvini: "Premier Centrodestra lo decide chi ha un voto in più" | Letta "con" Draghi

Bonaccini: "Impossibile alleanza Pd-M5s". Intanto il governo Draghi, sollecitato anche dal Quirinale, si impegna a portare a termine i dossier più scottanti, primo fra tutti il Pnrr

22 Lug 2022 - 21:43
 © Afp

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E' ufficialmente iniziata la campagna elettorale per il voto anticipato del 25 settembre. Dopo le dimissioni del premier Draghi e del suo governo, dopo le sottintese critiche del presidente Mattarella nel suo discorso per lo scioglimento delle Camere, i partiti politici si affrontano aspramente e si sfidano, tra veti e accuse reciproche, su chi governerà il Paese. Il Pd frena sull'alleanza coi Cinquestelle e guarda all'"agenda Draghi", il Centrodestra spera di arrivare compatto e vincente. Per Salvini "il premier lo decide chi ha un voto in più". Tajani dichiara: "Berlusconi sta come un grillo, si candiderà certamente al Senato". Renzi, Calenda e Di Maio sembrano, per il momento, rimanere alla finestra.


"Noi siamo pronti a dialogare con tutti per sconfiggere questa destra sulla base di una piattaforma politica. Anche con i Cinque stelle". Lo afferma il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni alla festa del partito a Brugherio, in provincia di Monza. No deciso invece a "un'agenda Draghi": "L'agenda Draghi non esiste. Perché è la sintesi tra proposte di forze politiche divergenti - ha aggiunto -. Dico chiaro al PdD e ad Enrico Letta che quella non è la strada".


Secondo Matteo Renzi serve "un Polo del buon senso". "Mettiamo al centro chi sa fare le cose contro chi vorrebbe uscire dall'euro o contro chi banalmente ha mandato a casa l'Italiano più stimato di tutti - ha detto il leader di Italia viva al Tg1 -, i populisti che hanno fatto fuori Draghi che tutta l'Europa apprezzava con passione". 


"Il prossimo premier? Finalmente lo sceglieranno gli Italiani: chi prenderà un voto in più avrà l'onore e l'onere di indicare il nome". Lo scrive su Twitter il segretario della Lega, Matteo Salvini.


Riguardo alle prossime elezioni e alle possibilità di coalizione "non c'è nessun corteggiamento, ma c'è sicuramente un dialogo perché non posso stare con chi diceva di volere il salario minimo o la riduzione fiscale ma poi hanno fatto saltare il governo". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi di Maio, intervistato dal Tg4. "Il partito di Conte è un partito padronale, verticistico, viene gestito da una sola persona - ha aggiunto -. Se ne accorgeranno anche Raggi e Di Battista".


"Credo che il M5s abbia commesso un errore grave in Senato, ma l'avversario resta la destra". Lo ha detto il leader di Articolo Uno e ministro della Salute, Roberto Speranza. "Serve un centrosinistra nuovo che metta al centro lavoro e questione sociale - ha aggiunto - che metta al centro la lotta alle diseguaglianze e all'inflazione, che sta mettendo in difficoltà famiglie e imprese. Da lì dobbiamo partire. C'è bisogno di una proposta che difenda bene i servizi pubblici, penso prima di tutto a sanità e scuola".


"Penso che non dobbiamo metterci a fare elucubrazioni sulle alleanze. È chiaro che quello che è avvenuto definisce delle distanze. Il punto fondamentale è ripartire dal Pd. Il Pd non deve caratterizzarsi in funzione delle alleanze che fa ma della proposta politica che vuole mettere in campo, del programma con cui si candida a cambiare il Paese". Lo ha detto il ministro del lavoro Andrea Orlando a margine della Festa di Left Wing in corso a Roma.
 


"Se la riforma delle pensioni non l'hanno fatta con Draghi come pensano di farla ora? Gli spazi per fare queste riforme si trovano anche con riferimento a chi le tratta queste riforme". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Se c'è chi dice di voler dare 1.000 euro di pensione a tutti e non l'ha proposta mentre stava al governo, mi fa venire il dubbio che si tratti di propaganda", ha aggiunto. 


Si apre con la denuncia del "tradimento" dell'Italia e con l'immagine di Mario Draghi la campagna elettorale del Pd. Su Twitter il segretario Enrico Letta pubblica una "card" con la foto del presidente del Consiglio che saluta sorridente. Sopra, la scritta: "L'Italia è stata tradita". In basso la chiusa: "Il Partito democratico la difende. E tu sei con noi?".


"Bisogna essere molto chiari. Chi è stato protagonista della caduta del governo Draghi non può essere interlocutore del Pd. Punto. Non c'è molto da aggiungere": è il pensiero del ministro della Difesa Lorenzo Guerini espresso a Lodi. Un messaggio destinato chiaramente al M5s: "Per il patrimonio di credibilità che Draghi ha assicurato a questo Paese - ha aggiunto - non meritava di essere trattato così".


"Ormai la macchina delle primarie siciliane è partita e domani il Movimento vi prenderà parte. In queste ore, però, leggo diverse dichiarazioni arroganti da parte del Pd. Non accettiamo la politica dei due forni. Quel che vale a Roma vale a Palermo". Così il leader M5s Giuseppe Conte.
 


"Della scelta del candidato premier se ne parlerà in occasione del vertice dei leader. Per ora è importante rafforzare la coalizione, avere un progetto per gli italiani, poi si vedranno quali saranno le regole. Prima bisogna vincere, avere una squadra forte e un buon allenamento. Poi chi alzerà la coppa, si vedrà". Così il coordinatore nazionale di FI, Antonio Tajani


"All'Italia serve una politica realista, competente, coraggiosa: per questo, preso atto della demagogia dilagante, ho deciso di aderire ad Azione e aiutare Carlo Calenda a costruire un polo liberale che non si limiti a denunciare i problemi, ma sia anche capace di indicare soluzioni ragionevoli". Lo annuncia il senatore Andrea Cangini, che ha lasciato Forza Italia dopo aver votato la fiducia al governo Draghi, in dissenso da FI. 


Incontro a Roma tra il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, e il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Lo fanno sapere fonti dei due partiti. E' stato deciso che ci sarà un vertice del Centrodestra la prossima settimana


Silvio Berlusconi "si candiderà certamente al Senato". Lo ha detto Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, intercettato a Montecitorio. Tajani ha poi aggiunto che il partito non ha intenzione di porre veti sul candidato premier del centrodestra: "Prima vinciamo le elezioni poi vediamo". 
 


Dopo le dimissioni di Draghi è "l'ora dei doveri e delle responsabilità" per cui la politica dovrà "trovare il più virtuoso punto d'incontro tra ciò che è buono e ciò che è realmente possibile perché le risorse esistenti non vadano sprecate ma collocate al servizio del bene comune e dell'intera popolazione". A chiederlo è il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, secondo il quale questo è "un tempo nel quale dobbiamo ricostruire il senso di comunità, in cui come ha ricordato il presidente Mattarella occorre un 'contributo costruttivo' da parte di tutti".




ll presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini (del Pd), ha affrontato il tema delle alleanze per la campagna elettorale. "Ho sempre detto che con il M5s, che negli ultimi tempi aveva scelto la strada dell'europeismo e non quella dei gilets jaunes, di stare in un campo riformista e progressista e non contro tutti e tutto, vedevo naturale un'alleanza. Mi pare che dopo quello che Conte e il M5s hanno legittimamente scelto di fare, sia praticamente impossibile un'alleanza con chi ha fatto cadere o ha contribuito insieme alla destra a far cadere il governo Draghi", ha spiegato.


"Mario Draghi ha fatto un ottimo percorso in mezzo a molte difficoltà con una maggioranza estremamente eterogenea. Penso al Pnrr, alla lotta alla pandemia, alla crisi con la guerra in Ucraina, alla crisi economica: è riuscito a tenere e ad avere quella capacità di dialogare con i paesi stranieri che ha reso l'Italia protagonista". Lo ha sottolineato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine di un incontro alla Corte dei Conti.


Il segretario della Lega Matteo Salvini ha tenuto un incontro in videoconferenza con tutti i governatori del Carroccio. E' stato fatto il punto, si legge in una nota, della situazione politica, commentando "la follia dei 5 Stelle e le provocazioni del Pd che hanno fatto saltare il Draghi bis proposto dal centrodestra di governo".
Si è poi parlato della "grande soddisfazione per la compattezza della Lega, a differenza di altri partiti. I governatori sono già al lavoro, anche per offrire spunti utili in vista dei dossier più interessanti per la campagna elettorale a cominciare dall'autonomia. Grande attenzione per economia, sburocratizzazione, infrastrutture, energia, sviluppo e tasse". A Fedriga, Fontana, Fugatti, Solinas, Tesei e Zaia, Salvini ha assicurato "massima presenza sui territori".
 


"È innegabile lo standing al presidente Draghi però è anche vero che la Lega, il mio partito, ha fatto delle proposte, nel senso che abbiamo posto la questione di non avere più i 5 Stelle perché ricordo che noi il 14 luglio abbiamo votato il decreto aiuti con 10 miliardi di aiuti per i cittadini e i 5 Stelle no. Quindi la fiducia non l'abbiamo votata". Lo ha detto il Presidente del Veneto Luca Zaia parlando a Treviso della situazione di governo. "Queste elezioni - ha aggiunto - saranno 'sanificatorie', definiamole così, anche perché daranno in mano il Paese a una forza che spero sia assolutamente rappresentativa e possa portare stabilità a questo Paese".


"Per quanto riguarda il rapporto con i Cinque Stelle, noi consideriamo un profondo tradimento quello fatto dalle forze che non hanno votato la fiducia al governo Draghi, e per questo direi che è impossibile continuare a costruire un percorso comune. Al netto del rispetto degli organismi interni e della nostra discussione, non vedo margini di nessun tipo". Lo ha detto Simona Malpezzi, presidente dei senatori Pd.


"Al di là dei nomi quello che si sta delineando è un'area di unità nazionale che si contrappone sicuramente a Conte e a Salvini ma anche a una destra che ha scommesso per far cadere questo governo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando, con i giornalisti a margine di un incontro all'Interporto di Nola.

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