Il leader di Forza Italia a tutto campo a Mattino 5: le sue ricette su immigrazione, pensioni, tasse e disoccupazione giovanile
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Silvio Berlusconi torna ad escludere la possibilità di un governo allargato di unità nazionale dopo il voto del 4 marzo. “Non esiste alcuna possibilità di maggioranza diversa da quella della coalizione del centrodestra nella prossima legislatura”, chiarisce nuovamente il leader di Forza Italia in una lunga intervista a Claudio Brachino, andata in onda su Mattino Cinque. Anzi si rivolge agli elettori e spiega: “Vinceremo noi ma avremo bisogno di avere una maggioranza elevata per fare in fretta le leggi: votare per Pd o 5 Stelle è quasi come sprecare il voto”. E in particolare si scaglia contro il Movimento pentastellato: “Una vittoria dei 5 stelle farebbe precipitare l’Italia in una grave crisi politica ed economica”.
Il Cavaliere torna poi sui fatti di Macerata, con l’omicidio di Pamela e la sparatoria contro i migranti africani di Luca Traini: “Se la gente percepisce che le istituzioni sono impotenti, che non sono in grado di agire per tutelare i cittadini, lo Stato ha fallito. Quello che più mi preoccupa non è che ci sia un singolo squilibrato che abbia pensato di farsi giustizia da solo, ma chi inneggia allo sparatore”. Quindi Berlusconi ribadisce la sua ricetta per contenere l’immigrazione clandestina, cioè il rimpatrio di 600mila irregolari: “A me sembra una cosa scontata e invece la sinistra è insorta”. Altro punto forte del programma del centrodestra la flat tax: “Solo un forte taglio delle tasse è lo stimolo migliore per far ripartire il sistema economico”, ribadisce Berlusconi. “A regime la flat tax non è un costo, anzi – continua il leader di Fi - porterà all’aumento della ricchezza circolante e quindi del gettito fiscale”.
Poi la promessa sulle pensioni: “Per vivere decorosamente servono almeno 1000 euro al mese e noi li daremo a tutti i pensionati”. E alle aziende per far sì che assumano giovani senza lavoro: “Aboliremo ogni tassa per i primi sei anni a fronte di un contratto a tempo indeterminato”. Infine la precisazione: “Mai parlato di condono edilizio. Non penso che sia giusto farlo”. Berlusconi ritiene di essere stato frainteso nei giorni scorsi e cerca di spiegarsi: “Il buon senso mi porta a dire che l’edilizia è ferma per le troppe tasse sulle case e per la burocrazia soffocante. Chi vuol costruire una casa non deve aspettare mesi e anni per fare ciò che la legge già gli consente di fare”.