L'M5s non avrebbe intenzione di ritirare la candidatura in quanto il suo coinvolgimento sarebbe in una "indagine irrilevante".
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La capolista alle Europee del M5s nella circoscrizione Nord Ovest, Maria Angela Danzì, è indagata in concorso con tecnici comunali, autorità portuale e presidente dell'autorità portuale del Levante, per invasione di terreni pubblici. L'indagine ruoterebbe intorno alla realizzazione di un varco dogane in area comunale. L'M5s non avrebbe intenzione di ritirare la candidatura in quanto il suo coinvolgimento sarebbe in una "indagine irrilevante".
I fatti si riferiscono a quando Danzì era subcommissario prefettizio a Brindisi. Il nome di Danzì è contenuto in un invito a comparire destinato a un altro indagato, il dirigente comunale Fabio Lacinio, che è stato invitato dal pm Raffaele Casto a rendere delle dichiarazioni. L'inchiesta è stata aperta nel 2019, come stralcio di un'altra indagine che ha riguardato il porto di Brindisi. A quanto si apprende, si riferirebbe a una riunione tecnica tra Comune di Brindisi e Autorita' portuale indetta per risolvere un contenzioso amministrativo riguardante alcune opere, tra cui una recinzione dell'area portuale.
Secondo quanto ipotizzato dalla procura, il varco doganale realizzato dall'autorità portuale non sarebbe regolare perché costruito su terreno comunale. Oltre a Danzì sono indagati Ugo Patroni Griffi, presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Francesco Di Leverano dirigente dell'Autorità portuale, il direttore dei lavori Gianluca Fischetto, il dirigente comunale Fabio Lacinio, e i funzionari comunali Antonio Iaia e Teodoro Indini.