La leader di +Europa contro Giorgia Meloni: "Amica di Orban, Putin e Trump: non si cambia idea con finte conversioni"
Dalla crisi energetica, all'invasione russa in Ucraina, fino alle imminenti elezioni politiche previste per domenica 25 settembre, è un Emma Bonino a tutto campo quella che interviene a "Controcorrente" durante la puntata di lunedì 5 settembre.
Nel programma condotto da Veronica Gentili, la leader di +Europa inizia il collegamento analizzando le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che nelle scorse ore ha messo in guardia sulla tempesta globale che colpirà i Paesi Europei, invitando l'Occidente a rivedere le sanzioni: "La linea scelta dal presidente Draghi, che per primo ha proposto un tetto sul costo del gas europeo, credo sia la strada giusta. Una serie di resistenze è venuta meno e io sono fiduciosa che l'Europa, prima di cadere nel baratro, riesca a trovare una soluzione".
La Bonino ha quindi sottolineato l'errore di non diversificare gli approvvigionamenti, aggiungendo la necessità dei rigassificatori per sfruttare il gas liquido presente sul mercato.
Quindi prosegue: "Le sanzioni per funzionare hanno bisogno di tempo e da sempre hanno un impatto molto minore sui sanzionatori. È indubbio che la realtà russa, economicamente parlando, è in ginocchio, anche se sta cercando di usare il gas per piegare e disgregare l'Europa, che è il vero obiettivo di Putin". L'intervento prosegue sposando la difesa del "coraggioso popolo ucraino, perché non si può permettere a nessuno di invadere paesi senza alcuna responsabilità".
L'intervento si sposta dunque sulla campagna elettorale che porterà alle elezioni del 25 settembre, con una frecciatina ai partiti che non hanno rinnovato la fiducia a Draghi e infine a Giorgia Meloni: "È un'amica di Orban, qiundi anche di Putin e di Trump, perciò non credo possa cambiare idea dalla sera alla mattina con finte conversioni".