Diversi aspiranti parlamentari europei hanno avuto un solo voto: segno che non sono riusciti a far breccia nemmeno tra i familiari
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Non hanno convinto l'elettorato, ma nemmeno i propri familiari, in alcuni casi neppure la moglie o il marito. Sono i candidati che il conteggio dei voti non l'hanno proprio iniziato perché si sono fermati a zero o hanno avuto al massimo una preferenza, la propria.
In Valle d'Aosta si sono dovuti accontentare di un solo voto Matteo Campora di Ncd, Daniela Maria Cristina Lazzaroni di Forza Italia e Massimiliano Iacobucci di Fratelli d'Italia. Tre le preferenze per Stefano Sarti della Lista Tsipras mentre Sergio Aureli del Pd, partito che ha dominato le europee, ha conquistato la bellezza di 9 voti.
Sempre nella circoscrizione Nord-Ovest, due i voti presi sia in Lombardia sia in Piemonte dal colombiano Ezequiel Offredi Viana Reinaldo, in lista con l'Italia dei Valori, mentre in Liguria Luca Marchi, responsabile della comunicazione di Io Cambio – MAIE (Movimento Associativo Italiani all'Estero) si è fermato a quota uno.
Nel partito di Davide Vannoni lo stesso risultato lo ha portato a casa Mariam Scandroglio, originaria della Costa d'Avorio, al debutto elettorale. Nella circoscrizione Italia Centrale, in Umbria nessun voto per Gabriele Bechini e Filippo Tettoia dell'Italia dei Valori.
Al Sud la Lega Nord ha ottenuto complessivamente soltanto 73 voti: 40 per Giovanna Oltolini (23 in Calabria, 8 in Campania, 4 in Puglia, 3 in Abruzzo, 1 in Molise e Basilicata) e 33 per Ferdinando De Francesco che non è andato in doppia cifra in nessuna regione (9 voti in Calabria, 7 in Puglia e in Campania, 5 in Abruzzo, 4 in Molise e 1 in Basilicata).