Un accordo sulla modifica alla legge elettorale potrebbe non essere lontano. Apertura di Fdl: per il partito del premier "nessuna preclusione" a discutere
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Abbassare la soglia di sbarramento per le Europee dal 4 al 3%: l'ipotesi prende corpo nelle interlocuzioni fra maggioranza e alcuni partiti di opposizione, e nei prossimi giorni sono previsti nuovi incontri sul tema, come confermano fonti di centrodestra e delle minoranze, lasciando intendere che un accordo non è lontano. Il tema era stato posto soprattutto da Avs nei mesi scorsi. La trattativa si è sviluppata in Senato, e sarebbe stato coinvolto anche il ministro per l'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Da parte di FdI, spiega un autorevole esponente del partito di Giorgia Meloni, "non c'è alcuna preclusione".
"Se il retroscena di La Repubblica secondo cui la maggioranza vorrebbe abbassare la soglia di sbarramento per le Europee al 3% fosse confermato, Italia Viva si opporrà. Lo sbarramento deve restare al 4%. Quando un progetto è credibile, non si deve avere paura del voto dei cittadini". Lo scrive su X la senatrice e coordinatrice nazionale di Italia viva Raffaella Paita commentando l'ipotesi di una possibile modifica alla legge elettorale per le Europee.
"Un quotidiano parla di un abbassamento della soglia per le elezioni europee al 3%. Una cosa che non accadrà mai. Semmai bisogna alzarla al 5%. Non si vede perché fare regali a Renzi che peraltro non arriverebbe neanche al 3% con la sua 'Italia Viveva'. Nessun abbassamento della soglia. Conferma di quella che c'è nella maniera più assoluta. Per cui queste notizie sono totalmente prive di fondamento". Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri.