"Chi viene sorpreso a timbrare il cartellino e andare via deve essere licenziato in 48 ore", ha ribadito il premier nel suo intervento alla Reggia di Caserta
© ansa
Dopo gli annunci sul pugno duro contro i fannulloni, Matteo Renzi replica ai sindacati dicendo: "Non capisco le loro polemiche su quanto abbiamo detto, e cioè che chi viene sorpreso a timbrare il cartellino e andare via deve essere licenziato in 48 ore". Parlando dalla Reggia di Caserta, il premier ha poi annunciato "il primo provvedimento in Consiglio dei ministri per portare le aziende municipalizzate da ottomila a mille".
Il presidente del Consiglio è poi tornato sulle accuse lanciate da Juncker contro di lui e ha detto: "L'Italia deve farsi sentire e far capire, con la gentilezza che le è propria, che è finito il tempo in cui ci telecomandavano da fuori".
E ha poi aggiunto: "Noi che rispettiamo tutti i regolamenti dell'Ue e stiamo mettendo il nostro onore perché si possa ridurre il numero delle procedure di infrazione e perché tutti i giorni si possa portare l'Italia a testa alta in Europa, diciamo con franchezza che l'Europa è innanzitutto identità, cultura, idealità".
"In un momento nel quale in tutto il mondo vediamo situazioni di tensione e scenari di guerra - ha ripreso -, vi rendete conto se può essere normale fare delle polemiche assurde sul niente? L'Italia ha bisogno di tornare a essere quel che è sempre stata per secoli: un punto di riferimento. Alzate la testa e guardate questo teatro: questa è l'Italia".