Polemica a Viadana, le opposizioni insorgono ma la maggioranza respinge le accuse: "E' un contributo volontario"
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E' polemica a Viadana, nel Mantovano, per la festa provinciale della Lega. Non tanto per la manifestazione in sé, quanto per il fatto che il Carroccio ha chiesto ai ristoratori del centro storico di intervenire allestendo stand e punti di ristoro, chiedendo però un "contributo" del 20% sugli incassi del weekend, quando si prevede che il comizio di Salvini, previsto per sabato 28, faccia il pienone.
La segreteria provinciale della Lega, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, aveva provato a gestire in proprio la ristorazione, ma poi ha pensato fosse meglio coinvolgere i ristoratori del centro, ai quali ha mandato l'invito a partecipare alla festa allestendo stand, tendoni, tavoli e banchetti. Ma chiedendo in cambio il 20% degli incassi perché "i clienti ve li portiamo noi".
Richieste che hanno scatenato l'ira delle opposizioni: il M5s ha espresso "perplessità sulle modalità di gestione della ristorazione", sottolineando che è "quanto mai discutibile la richiesta del partito di una percentuale sugli incassi", anche perché le spese per l'allestimento dei punti di ristoro (tranne la tassa per l'occupazione del suolo pubblico, pagata dalla Lega) sarebbero comunque a carico degli esercenti.
Polemici anche i consiglieri del Pd e della lista civica, ma per il Carroccio non c'è niente di anomalo: per il sindaco vicario Romano Bellini "non è un'imposizione ma un contributo volontario, e non chiediamo una percentuale fissa ma una donazione che sarà ben accetta". Ciononostante, anche all'interno della Lega l'iniziativa non è piaciuta a tutti. Critico, ad esempio, è Gianni Fava, esponente della segreteria nazionale del partito ma avversario di Salvini, che su Facebook ha commentato: "E' un giorno triste, una cosa del genere non sarebbe mai successa in condizioni normali alla Lega Nord".