La norma che istituisce il nuovo reato di omicidio di identità è stata firmata dalle senatrici di tutti i partiti politici
Il reato di omicidio d'identità potrebbe presto entrare nel codice penale italiano per sanzionare con pene molto pesanti, sino a 18 anni di carcere, chi lesiona al volto una persona utilizzando acido o fuoco. Questo il contenuto di un disegno di legge portato avanti dalle senatrici di tutti i partiti, fatto unico in questa legislatura, e adesso presentato in Senato dalla prima firmataria, Laura Puppato (Pd) e dal ministro per la Pubblica Istruzione Valeria Fedeli.
Se dovesse essere approvata, la legge sarebbe la prima di tal genere in tutta Europa. L'obiettivo è quello di creare uno strumento legislativo per regolamentare i casi di sfregio e le lesioni gravissime subite da diverse donne (si pensi alle vicende di Carla Caiazzo, Lucia Annibali o Gessica Notaro) ma anche da uomini (come nel caso di William Pezzullo).
Con l'ufficio legislativo del gruppo Pd al Senato hanno collaborato anche l'avvocato Maurizio Zuccaro e la criminologa Virginia Caravolo che assistono Carla Caiazzo, la donna data alle fiamme il 2 febbraio di un anno fa dall'ex compagno mentre era incinta.
"Spero che questa legge veda la luce molto presto. Anche se non si può più applicare a me, spero che possa evitare tante vicende come la mia", ha detto Carla Caiazzo che ha partecipato in prima persona alla presentazione della norma . "Da qui dico a tutte le donne di urlare che la violenza è sempre dannosa. Che è giusto condannare gli uomini e cercare di educarli a scuola, sin da piccoli, al rispetto degli altri. I bambini - ha concluso tra gli applausi - reagiscono a quello che vivono in casa e attraverso la loro formazione possiamo salvare qualche donna".