Dal prossimo anno scolastico l'Italia potrebbe essere il primo Paese al mondo dove lo studio dei cambiamenti climatici e dello sviluppo sostenibile sarà obbligatorio
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Il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti guarda avanti e promette di voler introdurre l'educazione ambientale nel sistema educativo italiano. Resta però da chiarire quale materia farà spazio a questo nuovo insegnamento o se, in alternativa, verrà aumentato il monte ore settimanale. Per il momento non viene spiegato chi insegnerà "cambiamenti climatici" e, vista la scarsità di fondi, come verrà finanziata l'eventuale assunzione dei nuovi docenti.
Ma il ministro pentastellato è certo: "L'Italia diventerà il prossimo anno il primo Paese al mondo a rendere obbligatorio lo studio del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile".
Fioramonti è il maggior sostenitore nel governo delle politiche verdi ed è stato fortemente criticato dalle opposizioni per aver incoraggiato gli studenti a non andare a scuola il giorno delle manifestazioni sul clima e prendere parte alla protesta. "Voglio introdurre in tutte le scuole statali - ha aggiunto il responsabile del dicastero - almeno un'ora a settimana, circa 33 ore all'anno, dedicata ai cambiamenti climatici, mentre materie come la geografia, la matematica o la fisica saranno studiate da una prospettiva di sviluppo sostenibile".
"Il mio scopo - ha concluso Fioramonti - è rendere il sistema educativo italiano il primo che mette l'ambiente e la società al centro di tutto ciò che impariamo a scuola".