"Pronto a ritirare il provvedimento se il governo deciderà di acquisire la nostra proposta" ha detto il primo cittadino, ospite di Tgcom24
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Attesa nei prossimi giorni la delibera del Comune di Firenze per limitare in tutta l’area del centro storico l’uso di abitazioni per affitti turistici brevi, quelli che negli ultimi anni sono aumentati a causa delle piattaforme online. Nelle città molto turistiche come Firenze e Venezia, questo tipo di locazione si è sviluppata in modo incontrollato, creando grossi problemi di spopolamento.
"Il problema si è acuito dopo la pandemia, con il cosiddetto turismo 'mordi e fuggi'. Il problema è che il mercato immobiliare è letteralmente esploso- spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella a Tgcom24- i prezzi delle case sono alle stelle ed è impossibile trovarne in affitto per studenti e famiglie. Per i proprietari è più conveniente affittare ai turisti. In più, il nostro centro storico, patrimonio mondiale dell'Unesco, sta perdendo tessuto sociale". Per mettere in atto questa delibera, sono però necessari degli incentivi, dice il sindaco: "Abbiamo inserito l'azzeramento dell'Imu che permetterà ai proprietari immobiliari del centro storico di risparmiare circa 2000 euro all'anno. E non è poco".
"Molti cittadini si sono detti interessanti all'azzeramento dell'Imu. Piattaforme e host invece, avranno da ridire. È normale che ci siano posizioni contrarie, come quella di Confedilizia che ha parlato di incostituzionalità. Sarà la Corte Costituzionale a valutarlo. Il primo cittadino di Firenze parla poi del disegno di legge annunciato dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè poche settimane fa all’assemblea di Federalberghi e arrivato in tempi record. Il ddl prevede che, per prenotare un alloggio sulle piattaforme di hosting online, si debba pernottare almeno due notti. "Non faccio critiche pregiudiziali, mi sono sempre battuto per salvaguardare i centri storici e riconosco che l'obbiettivo del ddl Santanché è quello di tutelare la residenzialità- dice Nardella -A Firenze i pernottamenti medi sono di 3 notti. Questo divieto coprirebbe solo pochissimi casi e non è prevista alcuna sanzione per chi trasgredisce". E ancora: "Da tempo chiediamo una norma per aiutare i sindaci non a criminalizzare ma a trovare un equilibrio. Le città devono essere abitate dai cittadini, dobbiamo impedire che i centri storici si trasformino in centri fantasma".
Il sindaco Nardella auspica che la delibera possa diventare una legge a livello nazionale "La nostra è una norma urbanistica, molti giuristi l'hanno riconosciuta e difesa. Se li governo acquisisse la nostra proposta, sarei pronto a ritirare il provvedimento già da subito. Una norma a livello nazionale ha una maggiore forza ed efficacia.