"Ho compreso - scrive - il giochino politico di partiti e avversari, per cui non voglio alimentarlo in alcun modo"
Riccardo Nuti © ansa
"Mi autosospendo dal gruppo parlamentare 5stelle fino al termine della mia sospensione dal Movimento". Così il deputato Riccardo Nuti, indagato nell'inchiesta sulle firme false per le amministrative 2012 a Palermo, annuncia la propria decisione, che spiega di aver preso per dire "basta alle tante mistificazioni volte a farmi fuori e a colpire il Movimento. Adesso non c'è più nulla da strumentalizzare".
"Con la mia scelta - spiega Nuti in una nota - i colleghi portavoce del gruppo M5s non avranno l'imbarazzo di doversi esprimere nei miei confronti in inutili riunioni, distanti dall'obiettivo: la rivoluzione culturale del Paese".
"Ho compreso - scrive ancora - il giochino politico di partiti e avversari, per cui non voglio alimentarlo in alcun modo. Credo nel progetto che portiamo avanti da 10 anni. Dunque ho deciso di togliere il giocattolo a quanti vogliono distruggere un sogno collettivo e speciale. Confermo la mia fiducia nella Giustizia e mantengo il rispetto che ai magistrati ho sempre portato fin dall'inizio. Proverò la mia innocenza e la costante fedeltà ai princìpi del Movimento".
Nuti sottolinea anche che continuerà "a dimezzarmi lo stipendio, come nei 4 anni del mio mandato. Destinerò le eccedenze al fondo per il microcredito, fiero d'aver ad oggi restituito 123mila 840 euro. Proseguirò, guardando al territorio, la mia attività parlamentare senza risparmiarmi. Denuncerò ancora conflitti di interessi, malaffare e mafie, come ho fatto in questi anni con gli atti. A testa alta".