"Escludo una manovra correttiva, di solito si fanno per mettere nuove tasse e invece noi dando 80 euro a 10 milioni di italiani facciamo ridistribuzione", ha aggiunto il premier
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Matteo Renzi guarda al futuro e alle categorie che sono rimaste fuori dai provvedimenti presentati quest'anno. "Gli sgravi Irpef per incapienti, partite Iva e pensionati - ha detto il premier intervenendo a Radio 24 -, arriveranno nel 2015". "Escludo una manovra correttiva, di solito le manovre si fanno per mettere nuove tasse e invece noi dando 80 euro a 10 milioni di italiani facciamo ridistribuzione", ha aggiunto.
"I dati del Pil indicano che Paesi come la Spagna che hanno fatto una riforma del lavoro che adesso stiamo facendo noi, sono avanti", ha sottolineato. "Io resto ottimista e non è un ottimismo stupido ma che fa i conti con la realtà: noi non diciamo che la crisi sia finita ma i segnali di ripresa sono importanti: sono sostanzialmente uguali a quelli della Francia ma dobbiamo accelerare sulle cose necessarie per il rilancio".
"Chi vota Pd il 25 maggio non vota Cgil" - "Abbiamo idee diverse ma può essere un elemento incoraggiante per il Pd e per la Cgil. Se volevo fare il segretario della Cgil mi candidavo lì, anzi no perché nella Cgil non ci sono le primarie. Sia chiaro che il 25 maggio chi vota Pd non vota per la Cgil", dice Renzi tornando sulle distanze tra di lui e Susanna Camusso.
"Su Genovese non prendo lezioni da Grillo" - "Per il Pd tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. Io non prendo lezioni da Grillo che va in Sicilia a dire che la mafia non esiste, che attacca Cantone da anni sotto scorta. Abbiamo votato ma mi chiedo se ora il M5S è interessato a parlare di Europa e dei problemi degli italiani".