La nomina del vicepremier "non è contestabile" in quanto il più alto in grado nominato da Silvio Berlusconi e serve dare "continuità"
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In Forza Italia prende quota la nomina di Antonio Tajani come presidente pro-tempore, dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. Come spiegano fonti qualificate di FI, la scelta del vicepremier "non è contestabile" in quanto più alto in grado nominato da Berlusconi, e serve "continuità". Venerdì una conferenza stampa illustrerà la road map per la riorganizzazione. A nominare il reggente, da statuto, è il Consiglio nazionale, convocato dal Comitato di presidenza, e la sostituzione temporanea è "per il periodo strettamente necessario per la convocazione del Congresso nazionale". Sui tempi di nomina e reggenza nessuno si sbilancia.
"Lo statuto di Forza Italia", spiega Raffaele Nevi, vicepresidente vicario dei deputati del partito, "dice che nel momento in cui c'è un impedimento permanente" del presidente, "l'ufficio di presidenza - organismo statutario ben preciso - convoca il Consiglio Nazionale per l'elezione del reggente o convoca il Congresso Nazionale. La procedura è questa. E se mi chiede cosa succederà venerdì nella conferenza stampa convocata, è che Tajani, probabilmente, annuncerà questo percorso" che sarà molto breve, "anche in caso di Congresso che è - sottolinea Nevi - un organismo snello di circa 150 persone".