Il giornale economico francese ha dedicato un articolo, a firma del giornalista Olivier Tosseri, al partito
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Il giornale economico francese Les Echos ha dedicato un articolo - a firma del giornalista Olivier Tosseri - a Forza Italia, dal titolo "La resurrezione di Forza Italia". Nel pezzo si legge che "pochissimi avrebbero scommesso che la creatura politica di Silvio Berlusconi sarebbe sopravvissuta alla morte del suo fondatore. Forza Italia resta un attore importante nella coalizione di governo a Roma e sarà essenziale per far sentire la voce dell'Italia a Bruxelles".
"Gli analisti credevano che Forza Italia sarebbe stato rapidamente travolto dalla morte di Berlusconi, invece è riuscito a ritrovare il suo posto. Quello di una forza moderata tra l'estrema destra di Giorgia Meloni e l'estrema destra di Matteo Salvini", si legge ancora.
"Fedele tra i fedeli, Antonio Tajani, cofondatore di Forza Italia, vicepremier, ministro degli Esteri, ha preso la guida del partito e plaude alla rimonta nei sondaggi che avrebbero fatto la felicità di Berlusconi. 'Molti pensavano che fossimo destinati alla fine, forse alcuni di noi lo temevano, ma è successo il contrario', ha affermato Tajani durante il congresso che lo ha insediato lo scorso febbraio", scrive poi Les Echos.
"Difficilmente la promessa elettorale di Forza Italia non avrà possibilità di essere rispettata, poiché il suo nuovo leader è davvero rassicurante in molti modi. A partire dalla sua popolarità a Bruxelles: Antonio Tajani si è costruito una solida reputazione come mediatore, che si rivela utile di fronte all'esuberante Matteo Salvini e per disinnescare i conflitti interni al governo tra i conservatori e quelli più moderati. 'Siamo fedeli alla coalizione di centrodestra, ma siamo diversi', insiste Tajani. Una differenza che si apprezza soprattutto a Bruxelles, dove ha fatto praticamente tutta la sua carriera politica dal 1994: membro del Parlamento europeo, Commissario per i Trasporti poi di Industria e Imprenditoria prima di diventare vicepresidente della Commissione e successivamente presidente del Parlamento", commenta ancora il giornalista di Les Echos.
"Un curriculum impeccabile quando si tratta di presentarsi come risolutamente europeisti garantendo l'ancoraggio di Fi all'interno del Partito popolare europeo ma anche come centrista, liberale e atlantista. Una carta che tornerà utile a Giorgia Meloni quando si tratterà di trattare future posizioni chiave nella prossima Commissione", conclude il giornale.