Sul profilo del ministro della Cultura è comparso un post che parla dei "due secoli e mezzo" del capoluogo partenopeo, ma gli anni sono 2.500
"Il consiglio dei ministri vara il comitato per celebrare 2 secoli e mezzo di Napoli", questa frase scritta in un'immagine postata sul profilo Instagram del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è costata il posto al suo social media manager. La città di Partenope festeggia infatti 2500 anni e non 250 come appare nel post. La card, rimasta online solo qualche minuto, ha subito fatto gridare a una gaffe del ministro, ma lo staff replica: "I social non li gestisce lui di persona, ma c’è un addetto". Poco dopo sull'account X di Sangennaro è arrivato l'annuncio: "L'errore sul profilo Instagram relativo alla nascita del Comitato nazionale 'Neapolis 2500' evidentemente è del mio social media manager. Per questo ho accettato le sue dimissioni".
"Purtroppo è andata una bozza sbagliata su Instagram, sugli altri social il messaggio è uscito corretto", ha fatto sapere lo staff del ministro. Ma dall'opposizione non sono mancati commenti sull'accaduto e sulle precedenti gaffe "dal vivo" di Sangennaro come quando ha detto che “Colombo voleva circumnavigare la terra sulla base delle teorie di Galileo” o quando ha posizionato Times Square a Londra, confondendo la capitale inglese con New York. "Genny, Genny sarai ricordato per le tue figuracce in giro per l'Italia. Dal premio Strega a Dante Alighieri, potevamo soprassedere anche alla gaffe internazionale su Londra e Times Square ma questa su Napoli è imperdonabile", scrive su Facebook Sandro Ruotolo, responsabile Informazione, cultura e memoria nella segreteria nazionale Pd.
Anche Antonio Caso, deputato campano M5s della Commissione Cultura commenta: “Ormai di Sangiuliano non ci meraviglia più nulla. Bene Ministro, anzi sempre meglio. Ora però prepariamoci tutti all’arrivo dei Borboni tra circa 2000 anni". E il deputato democratico Piero De Luca rincara: "Più che a scrivere il libro delle gaffe degli altri, Sangiuliano dovrebbe concentrarsi sulla pubblicazione dell'enciclopedia delle sue. Sarebbe un grande successo editoriale".