"PRIORITA' SISMA E BANCHE"

Gentiloni alla Camera: "Governo dura fin quando ha la fiducia"

"Rivendico il lavoro dell'esecutivo precedente", ha detto il neo-premier che poi in Senato ha attaccato i grillini: "I paladini della Carta assenti in Aula". M5s e Lega non partecipano alla votazione

13 Dic 2016 - 18:32

"Il nostro è un governo di responsabilità, garante della stabilità delle istituzioni. E intende concentrare tutte le proprie energie sulle sfide dell'Italia e i problemi degli italiani". Lo afferma Paolo Gentiloni chiedendo la fiducia alla Camera. "Lascio alla dialettica delle forze politiche il dibattito sulla durata del governo. Per quanto ci riguarda, dura fin quando ha la fiducia del Parlamento". Nella replica in Senato, poi, il premier cita Tenco e attacca M5s: "I super paladini della centralità del Parlamento che nel momento più importante della vita parlamentare non ci sono". "Il Parlamento - dice - non è un social network".

"Rivendico quanto fatto dal governo precedente" - "I compiti di un governo - afferma Gentiloni - sono definiti dalla Costituzione e il suo profilo politico è iscritto nel quadro della maggioranza del governo precedente che non è venuta meno. Per qualcuno è un limite, io lo rivendico, rivendico il grande lavoro fatto alle spalle ed i risultati ottenuti di aver rimesso in moto il Paese".

"Coerenza di Renzi merita il rispetto di tutti" - "Il mio governo - sottolinea - nasce in un contesto nuovo creato dalla bocciatura del referendum e dalla scelta di dimettersi di Renzi. Questa scelta, che ha originato la crisi, non era obbligata ma ampliamente annunciata e averla compiuta è un atto di coerenza a cui non solo noi del governo e della maggioranza ma tutti gli italiani che hanno a cuore la dignità della politica dovrebbero guardare con rispetto".

"Prima priorità terremoto, avanti con Casa Italia" - "Spetta a me indicare le priorità del governo. La prima è senz'altro l'intervento nelle zone colpite dal terremoto. Abbiamo avuto - prosegue il premier - una risposta straordinaria ma siamo ancora in emergenza e dalla qualità della ricostruzione dipende la qualità del futuro di una parte rilevante del territorio dell'Italia centrale e da questi passi che faremo dipende anche la forza che avremo nel programma a lungo termine su Casa Italia, che interviene sugli elementi più profondi dei danni che vengono provocati dagli eventi sismici nel Paese".

"Pronti a intervenire per la stabilità delle banche" - "Occorre garantire la stabilità degli istituti bancari e i risparmi dei cittadini. Il governo - assicura Gentiloni - è pronto ad intervenire per garantire la stabilità degli istituti bancari". Tuttavia, precisa, "il sistema è solido e sta contribuendo a sostenere la ripresa. Ci sono casi specifici che, anche per comportamenti inadeguati di alcuni amministratori, richiedono un rafforzamento patrimoniale e per i quali si punta ad un rafforzamento attraverso il ricorso al mercato".

"In agenda i problemi della classe media disagiata" - "All'agenda vorrei aggiungere grandi questioni su cui finora a mio avviso non abbiamo dato risposte pienamente sufficiente. Innanzitutto i problemi che riguardano la parte più disagiata della nostra classe media, partite iva e lavoro dipendente, che devono essere al centro dei nostri sforzi per far ripartire la nostra economia", dice. "Proprio perché non vogliamo rinunciare a una società aperta e digitale vogliamo porre al centro coloro che da queste dinamiche si sentono sconfitti".

"Fare molto di più per il Mezzogiorno" - Inoltre, "dobbiamo fare molto di più per il Mezzogiorno. La decisione di formare un ministero esplicitamente dedicato al Sud non deve far pensare a vecchie logiche del passato, al contrario noi abbiamo fatto molte cose per il Mezzogiorno ma credo che sia insufficiente la consapevolezza che proprio dal Sud possa venire la spinta forte per la crescita economia".

"Rafforzare la ripresa, è ancora lenta" - "Sul terreno dell'economia il governo intende accompagnare e rafforzare la ripresa che gradualmente ma lentamente si sta manifestando", afferma Gentiloni, spiegando che "accompagneremo la ripresa con le grandi infrastrutture, il piano industria 4.0 e la green economy con le decisioni sul clima che l'Italia difenderà".

"Completeremo riforma del lavoro e anticipo pensioni" - E ancora: "L'impegno del governo sarà importante sul piano sociale, per completare la riforma dl lavoro, le procedure sulle norme per l'anticipo pensionistico". "Sui diritti molto è stato fatto ma - ammette - altri passi avanti possono essere realizzati".

"Sulla legge elettorale governo non sarà protagonista" - Oltre all'agenda del governo, aggiunge, "prenderà corpo tra le forze parlamentari un confronto sulla legge elettorale per la necessaria armonizzazione delle norme tra Camera e Senato, confronto nel quale il governo non sarà attore protagonista, spetta a voi la responsabilità di promuovere e provare a cercare intese efficaci. Certo non staremo alla finestra cercheremo di facilitare e sollecitare l'accordo".

"Inaccettabile Ue severa solo su austerity" - Dal premier arriva anche una sferzata contro l'austerità eccessiva dell'Europa- "Nel Consiglio Ue di giovedì (dove si affronterà il tema del rinnovo del regolamento di Dublino) avremo una posizione molto netta: non è accettabile che passi di fatto il principio di un'Ue troppo severa su alcuni aspetti dell'austerity e troppo tollerante verso paesi che non accettano di condividere responsabilità comuni sui migranti".

"La politica non è odio o diffondere paure" - "Chi come me è sempre stato animato da passione politica - conclude Gentiloni - non si ritrova nella degenerazione di questa passione. La politica, il Parlamento, sono il luogo del confronto dialettico, non dell'odio o della post verità. Chi rappresenta i cittadini deve diffondere sicurezza, non paure. Su questo à impegnato il governo e anche su questo chiede alla Camera la sua fiducia".

M5s, Lega e Ala disertano l'Aula - Nel corso delle dichiarazioni programmatiche del nuovo governo i deputati di M5s, Lega e Ala non erano presenti nell'Emiciclo. E non saranno presenti in Aula neppure al momento della votazione di fiducia.

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