Rovinata anche la corona che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva deposto in occasione del centenario dell'omicidio
È stato vandalizzato il monumento dedicato a Giacomo Matteotti a Riano, nel luogo in cui fu ritrovato il cadavere martorizzato del deputato socialista, ucciso dai fascisti. Sul monumento è stata vergata la scritta "W fascio" con della vernice nera. Rovinata anche la corona che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva deposto in occasione del centenario dell'omicidio.
La foto è apparsa sulla pagina Facebook del Pd di Riano, insieme al commento: "Questa mattina ci siamo svegliati con una triste notizia: il monumento a Giacomo Matteotti sulla Flaminia è stato vandalizzato, e con esso anche la corona di fiori del presidente della Repubblica. Oltre a essere un oltraggio alla memoria dell'onorevole Matteotti, brutalmente assassinato dai fascisti, è un oltraggio anche alla nostra Repubblica e alla libertà di espressione e pensiero, che l'attualità ci ricorda essere in pericolo".
"Stamattina ci siamo svegliati con questa brutta sorpresa, qualche imbecille ha pensato di andare a sfregiare il monumento e rovinare la corona che ha ci ha donato il Presidente della Repubblica", ha detto invece a LaPresse il sindaco della cittadina, Luca Abbruzzetti. "Non era mai successo una cosa simile, mi sembra che sia indice di un pessimo clima", ha aggiunto il primo cittadino che si è recato dai carabinieri per sporgere denuncia.
"E' di ieri la notizia dell'ennesima profanazione della tomba di Enrico Berlinguer a Roma. Questa notte è stato vandalizzato a Riano il monumento sul luogo dove fu ritrovato il cadavere di Giacomo Matteotti. Nel frattempo a Manfredonia, durante l'inaugurazione del comitato elettorale del candidato sindaco del centrodestra Ugo Galli, Giuseppe Marasco, campione di preferenze di FdI del luogo, pronuncia una frase agghiacciante, come fosse una battuta, che ricorda i forni crematori. Questa è l'aria che si respira nel nostro Paese". Ad affermarlo in una nota è Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd. "Gli atti vandalici - aggiunge - sono evidentemente atti politici, che colpiscono la storia e la memoria comune del nostro Paese. Una memoria che, evidentemente, in ambienti di destra non è condivisa. Sempre a destra si scherza sui forni. E tutto questo avviene nel silenzio dei vertici dei partiti di maggioranza e del governo. C'è un clima pesante nel nostro Paese, che ci preoccupa. Ci auguriamo che arrivino presto parole chiare di condanna da parte del centrodestra: la memoria condivisa va salvaguardata e non profanata e sulle tragedie della storia non si scherza".
Sul caso è intervenuto anche il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè (Forza Italia): "Da tempo vengono procurate ferite alla memoria del nostro paese attraverso atti di vandalismo: è successo per la terza volta a Roma contro la tomba di Enrico Berlinguer, a Milano contro un'opera che ritrae il segretario del partito comunista con Silvio Berlusconi, a Riano contro un monumento funerario dedicato a a Giacomo Matteotti. Si tratta di focolai che la coscienza civile dell'Italia, attraverso la voce dei rappresentanti di tutti i movimenti politici, deve immediatamente mettere all'indice perché frutto dell'azione di gruppi di vigliacchi animati da intolleranza e ignoranza che non possono convivere con la nostra Repubblica".
"Un giorno se la prendono con Enrico Berlinguer, il giorno dopo con Matteotti, questi fascisti sono pure vigliacchi. Le loro squallide azioni le fanno di nascosto, sperando nell'impunita'. È ora di reagire: basta sottovalutare ogni loro gesto, anche quelli più stupidi. Nessuna cittadinanza e nessuno spazio deve essere loro concesso". Lo scrive su X Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra.