"Troveremo una soluzione equilibrata. Serve il contributo di tutti, non solo delle banche". E sui conti pubblici: "Quest'anno i dati della finanza andranno meglio di quanto previsto. Crescita dell'1% obiettivo realistico"
"Approveremo una Manovra che richiederà sacrifici da tutti". Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, spiegando che verranno tassati "i profitti e i ricavi, e sarà uno sforzo che l'intero Paese deve sostenere, ovvero individui ma anche società piccole, medie e grandi". "Ci sarà una chiamata di contribuzione per tutti, non semplicemente per le banche", ha quindi ricordato il ministro.
"Non è corretto tassare gli extraprofitti - ha poi chiarito, in un'intervista a Bloomberg - ma bisogna tassare i profitti correttamente calcolati. Sono convinto che alla fine ci sarà una soluzione equilibrata. Ci sarà un contributo da parte di tutti, non solo per le banche". Anche il settore della Difesa, ha precisato, rientra fra quelli che, avendo beneficiato delle condizioni di mercato, saranno chiamati a dare il proprio "contributo" alla prossima Manovra. Ha poi affermato: "Esiste l'articolo 53 della Costituzione, dove tutti sono chiamati a contribuire per le loro possibilità alle necessità delle nazioni, e andare a tassare i profitti a chi li ha fatti è uno sforzo che tutto il sistema Paese deve fare. Ci rivolgiamo a tutti, prevalentemente taglieremo spese ma un concorso per quanto riguarda le entrate ci sarà".
Il target dell1% di crescita per quest'anno in Italia, ha affermato, è "realistico". E ha continuato: "L'andamento conferma queste aspettative. E' chiaro che c'è una situazione complessiva a livello internazionale, con la crisi in Medioriente che inevitabilmente condizionerà l'economia mondiale e italiana e c'è l'andamento non particolarmente felice di una economia come quella tedesca che impatta sulle forniture italiane. La manifattura e l’industria non va bene, ma oggi è più che compensata dall'andamento dei servizi".
E ancora: "Le promesse dimostriamo con i fatti che le manteniamo, perché la crescita conferma le nostre previsioni e i dati di finanza pubblica per quest'anno andranno meglio di come abbiamo comunicato ai mercati e alla Commissione", visto che l'obiettivo di deficit del 4,4% "sembrava irrealistico e ora è stato aggiornato al 3,8%, quasi un unicum nel contesto europeo. Continuiamo con un atteggiamento prudente e responsabile, ritengo che la credibilità sia fondamentale".
Sulla questione Manovra è intervenuto anche il sottosegretario all'Economia Federico Freni che, interpellato dopo l'intervista di Giorgetti, spiega: "Invito a sentire esattamente le parole del ministro: non c'è allo studio nessun aumento delle tasse per nessuno. Le nuove tasse non fanno parte del Dna di questo governo, lo abbiamo detto due anni fa e lo ribadiamo evitiamo boutade". E quando Giorgetti dice che "tutti dovranno contribuire", dice "una cosa scontata: tutti devono pagare le tasse, non ci sono nuove tasse allo studio, è escluso".