Il presidente del Consiglio a tutto campo per la chiusura, a Perugia, della campagna elettorale del centrodestra in relazione alle Regionali in Umbria
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A Perugia per la chiusura della campagna elettorale a sostegno del candidato di centrodestra Donatella Tesei alle Regionali in Umbria, Giorgia Meloni ha parlato a tutto campo: dai migranti dopo lo stop della magistratura all'accordo Italia-Albania ("rispetto i ruoli ma vado avanti") al pressing su Elly Schlein affinché dica quale sarà il voto del Pd in Parlamento Ue sull'incarico di Raffaele Fitto.
Sui migranti il presidente del Consiglio è stato chiaro: "Il governo rispetta i ruoli, ma andrà avanti per bloccare le immigrazioni illegali". "Non mi interessa alcuno scontro con la magistratura, anzi. Non voglio nessuno scontro con nessuno ma devo poter fare il mio lavoro, devo poter mantenere l'impegno che ho assunto che ho preso con gli italiani, quando prendo un impegno io lo porto a casa. Questa è la cosa importante per me, io credo nello Stato e nelle Istituzioni e ci dovrebbe essere collaborazione tra le istituzioni. Io tengo al rispetto dei ruoli e dico che intendo andare avanti sull'immigrazione e fare tutto il possibile per fermare l'immigrazione irregolare, piaccia o non piaccia alla sinistra", ha dichiarato Meloni.
"Borsellino è l'idea che ho della magistratura in Italia, di persone che hanno fatto del loro meglio e si sono sacrificate per il bene della nazione. Tengo al rispetto dei ruoli, ma con la stessa serenità dico che considero irragionevoli alcune decisioni di una parte della magistratura, che di fatto nel tentare di far passare il principio che non esistono Stati di provenienza dei migranti sicuri, rischia di precludere ogni possibilità di controllare le frontiere - ha aggiunto -. Per di più, rendendo i rimpatri impossibili anche di chi commette reati in Italia, come il 21enne egiziano che nei giorni scorsi ha accoltellato il capotreno a Genova. Secondo queste interpretazioni non potrebbe essere rimpatriato perché l'Egitto non è considerato un Paese sicuro".
L'appello di Giorgia Meloni a Elly Schlein sul voto in Parlamento europeo per l'incarico a Raffaele Fitto come commissario Ue è rimasto inascoltato. Lo ha affermato lo stesso premier a Perugia. "Da giorni chiedo alla segretaria del Pd di dire quale sia la posizione ufficiale del Pd su Fitto e non riesco ad avere una risposta. Dice: 'Non devo rispondere alla Meloni'. Non deve rispondere a me ma ai cittadini italiani, le persone serie fanno così. Rimango basita. Penso che ciascuno si debba assumere la responsabilità delle proprie scelte", ha sottolineato la Meloni.
Giorgia Meloni ha poi ironizzato sull'atteggiamento che l'opposizione ha avuto all'inizio del suo mandato. "Quando siamo arrivati al governo la sinistra - che ha come unica arma quella di gettare sempre fango sull'avversario perché se non puoi essere presentabile rendi impresentabile l'avversario - ha detto che sarebbe accaduto di tutto. Anche le cavallette! Una tempesta finanziaria, il default del bilancio pubblico, la perdita dei soldi del Pnrr, l'isolamento internazionale - ha evidenziato il capo dell'esecutivo -. Hanno sperato che l'Italia affondasse con questo governo per punire gli italiani perché non hanno votato per loro. Loro preferirebbero governare un cumulo di macerie piuttosto che restare all'opposizione in una terra prospera".
"La mia pazienza non ha limiti e la mia capacità di lavoro - sottolinea il premier - non ha limite. C'è solo un limite ed è il consenso dei cittadini. Non c'è niente che possa farci mollare ma noi non resteremo un giorno di più al governo se non avremo il consenso dei cittadini, a differenza di quanto hanno fatto gli altri".