L'autore di "Gomorra" definì Meloni "bastarda" in una trasmissione tv di dicembre 2020 sul tema migranti. Dopo la denuncia, lo scrittore venne rinviato a giudizio
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Al via il processo per Roberto Saviano, accusato di aver diffamato Giorgia Meloni. Lo scrittore, nel corso di una trasmissione televisiva nel dicembre del 2020, definì il leader di Fratelli d'Italia "bastarda" parlando del tema dei migranti. L'indagine era stata avviata dopo una querela presentata dalla stessa Meloni. Ma il legale del premier chiarisce: "Valutiamo se ritirare la querela".
"La querela nasce dal livore utilizzato - spiega l'avvocato Luca Libra, legale di Meloni, poco prima dell'inizio del processo -. Ho insegnato a mio figlio che la parola 'bastardo' è un'offesa. Valuteremo comunque se ritirare la querela".
I fatti in una trasmissione sui migranti - L'avvio del processo a carico dello scrittore e giornalista arriva ora, a poco più di un anno dal rinvio a giudizio, che risale al 5 novembre 2021. Saviano venne querelato per un'affermazione fatta durante una puntata di "Piazzapulita" a dicembre 2020. Meloni venne definita "bastarda" in una puntata dedicata al tema dei migranti e alla gestione dei porti italiani e l'indagine venne aperta dopo la querela. Fuori dall'aule, tra gli altri sono presenti l'attrice Kasia Smutniak, gli scrittori Sandro Veronesi e Michela Murgia, il direttore della "Stampa" Massimo Giannini.