Il presidente del Consiglio, nell'intervista al Corriere della Sera, parla di politica internazionale e interna e annuncia in vista del 1° Maggio: "Presto un decreto per la sicurezza dei lavoratori"
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, fa un bilancio al Corriere della Sera degli ultimi quindici giorni che l'hanno vista impegnata in due importanti eventi: l'incontro alla Casa Bianca con Donald Trump e i funerali del Papa, dove è stata padrona di casa nell'evento politico, sociale e religioso più imponente degli ultimi anni. Evento che l'Italia, come spiega il premier, è riuscita a organizzare portando a casa i complimenti "da tutti i Paesi i cui rappresentanti hanno partecipato, che hanno apprezzato il perfetto funzionamento della macchina". Nella lunga intervista il capo del governo spiega il ruolo di Roma negli equilibri internazionali ("siamo vicini all'Ucraina", e "lavoriamo a un incontro tra Trump e i leader Ue") e annuncia, in vista del 1° Maggio, un provvedimento per la sicurezza nel lavoro.
Rispetto alla guerra, il ruolo dell'Italia è "stare accanto all'Ucraina - spiega Giorgia Meloni -. Noi ora sosteniamo gli sforzi di Trump e siamo contenti che Zelensky si sia detto disponibile a un cessate il fuoco incondizionato, dimostrando che anche l'Ucraina vuole la pace. Ora è la Russia che deve dimostrare la stessa cosa. Perché la tregua di tre giorni annunciata da Putin è una cosa diversa, e decisamente insufficiente. E la pace dovrà essere giusta e duratura". Nella maggioranza c'è accordo: "lo dimostrano i voti. Poi ciascuno usa accenti diversi, è naturale".
"L'ho detto a Trump e ai leader europei: è necessario rinsaldare l'Alleanza atlantica non solo militarmente, è giusto che l'Europa contribuisca in maniera più marcata alla propria sicurezza. E penso che serva riavvicinare Usa e Ue, anche perché nel frattempo altre potenze si stanno facendo avanti per prevalere negli equilibri mondiali, e non credo convenga nè all'Europa nè agli Usa che accada", osserva il premier. Con Trump "non c'è dubbio che i nostri rapporti personali siano molto buoni. Siamo due leader che si rispettano e si capiscono, anche quando non sono completamente d'accordo. Penso che sia nella vocazione dell'Italia lavorare per avvicinare il più possibile le due sponde dell'Atlantico per rafforzare l'Occidente, inteso come civiltà e non come semplice spazio geografico o insieme di interessi. Non sarà facile, perché ci sono punti di vista differenti su alcune questioni, ma nel concreto penso che si possano fare importanti passi in avanti. Sono convinta che un punto di incontro è possibile e necessario".
Sull'incontro tra Trump e i vertici europei a Roma "penso che man mano che si lavora a livello tecnico per capire i margini di un possibile accordo, si avvicini anche la possibilità di un incontro politico. Non abbiamo mai dato una data. Oggi i tempi non sono ancora maturi. Se Roma può essere la sede giusta perché il nostro Paese viene visto come amico credo che sarà un grande riconoscimento. Ma anche se fosse altrove, a Bruxelles od ovunque, questo sì me lo concedo, qualche merito penso di poter dire che lo avrò avuto comunque". Sul rapporto con Trump "anche di me si dice che spacco in due l'Italia, e non è vero. E a dirlo sono gli stessi le cui valutazioni trovo francamente superficiali e infantili. Quando la leader del Pd dice che 'Trump non può essere un nostro alleato', cosa intende esattamente? Che rompiamo i rapporti di alleanza di 70 anni e usciamo dalla Nato? Io non penso che le nostre alleanze fondamentali cambino in base a chi vince le elezioni. Evidentemente la sinistra sì. E in fondo non mi stupisce: per noi l'interesse nazionale viene prima di ogni cosa, per altri prevale l'appartenenza ideologica".
Infine la questione sicurezza nel lavoro. "In vista del Primo Maggio stiamo lavorando a qualcosa di estremamente importante per i lavoratori, cioè la loro sicurezza", annuncia il presidente del Consiglio. "Pensiamo - precisa - a degli interventi concreti per la sicurezza sul lavoro, perché è inaccettabile che ogni giornata sia scandita da morti e infortuni. Metteremo a disposizione importanti risorse che intendiamo utilizzare confrontando le nostre proposte con quelle dei sindacati e delle associazioni datoriali. Valuteremo insieme cosa è più utile per la sicurezza dei lavoratori".