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Martedì alle 11:30 si svolgeranno i funerali laici per la prima volta nell'emiciclo di Montecitorio. Il carro sarà scortato anche dai Corazzieri
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Giorgio Napolitano sarà tumulato nel cimitero acattolico di Roma. Al termine dei funerali laici, che si svolgeranno martedì alle 11:30 per la prima volta nell'emiciclo della Camera, il corteo funebre raggiungerà il cimitero percorrendo via del Corso, piazza Venezia, via del Teatro Marcello e via Marmorata. Per un tratto il feretro sarà scortato dai Corazzieri. All'esterno della Camera saranno allestiti due maxischermi: uno in piazza Montecitorio e l'altro nell'adiacente piazza Capranica. Lunedì alle 16 è stata la camera ardente per il presidente emerito della Repubblica, scomparso venerdì all'età di 98 anni.
Le misure di sicurezza disposte dalla Questura prevedono una cerimonia articolata in due fasi: una all'esterno di Palazzo Montecitorio e un'altra della durata di un'ora all'interno. Alle esequie presenzieranno, tra gli altri, Sergio Mattarella, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente tedesco Frank Walter Steinmeier e il primo ministro albanese Edi Rama. Il feretro resterà a Palazzo Madama fino a martedì mattina.
A rendere omaggio a Napolitano è arrivato in Senato anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha detto: "Al Parlamento europeo siamo stati tanti anni insieme. Ci siamo confrontati, c'era grande, comune rispetto. Eravamo su fronti politici differenti ma c'era la condivisione della scelta europeista. Quando è stato rieletto presidente era perché evidentemente era la persona più giusta per superare quello stalle. Sapeva trovare una sintesi, era evidentemente la persona più giusta per superare uno stallo nell'interesse della nazione". E ancora: "E' stato un protagonista della politica che ha lasciato un segno. Anche quando si è avversari politici, quello che conta è il rispetto e la stima che non è legata alle stesse idee". Sul libro delle dediche ha scritto: "Tanti anni di impegno comuni al Parlamento europeo sono un ricordo indelebile. Buon viaggio".
"Una grande personalità, un maestro severo a volte ma anche un uomo capace di slanci affettuosi". Così lo ha ricordato Massimo D'Alema, che ha aggiunto: "Certamente è stato una grandissima personalità che ha rappresentato nella sua forma più alta il senso dello Stato, quell'amore verso la democrazia e il nostro Paese. Ha dato un tratto, una caratteristica del comunismo italiano". E sul libro delle dediche ha scritto: "Una lunga vita di impegno e battaglie comuni, ciao Giorgio".