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Da giorni era ricoverato in condizioni critiche alla clinica Salvator Mundi al Gianicolo a Roma. Putin fa le condoglianze a Mattarella
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È morto Giorgio Napolitano. L'ex presidente della Repubblica aveva 98 anni. Il decesso è avvenuto in una clinica romana, la Salvator Mundi al Gianicolo, dove il presidente emerito era ricoverato da tempo in condizioni critiche. Napolitano è stato il primo presidente della Repubblica in carica a essere rieletto al Quirinale. "Ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità", ha detto Sergio Mattarella. Giorgia Meloni ha espresso cordoglio a nome di tutto il governo. La camera ardente a Palazzo Madama è stata aperta oggi alle 10 alla presenza di Mattarella e l'accesso sarà consentito dalle 11 alle 19 e poi lunedì dalle 10 alle 16. I funerali di Stato si terranno martedì 26 settembre alle 11:30 presso la Camera dei deputati, con una cerimonia laica.
Il feretro del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano alle 9 di domenica è entrato al Senato dove, nella sala Caduti di Nassirya, è allestita la camera ardente con alcune immagini che ricordano momenti della sua attività politica. Alle 10 il presidente del Senato Ignazio La Russa ha ricevuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a seguire è stata aperta la camera ardente. Dalle 10:20 l'arrivo delle altre autorità a cominciare dal presidente della Camera Lorenzo Fontana.
Il giorno dopo l'arrivo della notizia della morte di Giorgio Napolitano è trascorso con un coro unanime: con lui scompare uno dei grandi protagonisti della storia repubblicana. E per lui, come gli spetta di diritto in quanto ex Capo di Stato, sono previsti i funerali di Stato che, per sua espressa volontà, si svolgeranno in forma laica, martedì mattina alle 11:30 con diretta televisiva. La cerimonia verrà organizzata per la prima volta nell'Aula di Montecitorio, in quel ramo del Parlamento di cui fu anche presidente nell'XI Legislatura, quando succedette a Oscar Luigi Scalfaro eletto al Quirinale nel 1992.
E potrà essere seguita anche sui maxi schermi che verranno allestiti fuori dal Palazzo. Un'altra prima volta per Giorgio Napolitano, oltre a quella di essere stato il primo esponente del Pci a ottenere il visto per entrare negli Usa; il primo tesserato del Pci a diventare ministro dell'Interno; il primo comunista a diventare Capo di Stato. E il primo Capo di Stato ad essere rieletto per un secondo mandato.
I precedenti di esequie di Stato laiche non mancano. Ma furono organizzate a piazza Montecitorio, non nell'emiciclo. E si fecero per altri due esponenti di spicco del Partito Comunista: Pietro Ingrao e Nilde Iotti. Per loro venne allestito una sorta di palco con baldacchino davanti all'entrata della Camera per ospitare parenti e autorità, mentre la salma venne deposta su un piccolo catafalco di legno al centro dello slargo, antistante l'obelisco. Intorno, dietro alla transenne, il pubblico.
Appresa la notizia della scomparsa, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha subito disposto, in onore di Napolitano, così come prevede la legge per le alte cariche dello Stato, le esequie di Stato e ha proclamato il lutto nazionale. Ci saranno le bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici nell'intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all'estero, fino al giorno dei funerali.
Innumerevoli le espressioni di cordoglio e di vicinanza ai familiari: la moglie Clio e i figli Giulio e Giovanni che sono stati accanto sino alla fine a Giorgio Napolitano. Oltre ai vertici delle istituzioni italiane e ai politici e leader di partito, hanno voluto ricordare la figura del presidente emerito della Repubblica anche il Papa ("Sempre animato dalla ricerca del bene comune) e Vladimir Putin ("Uno statista eccezionale, un vero patriota"), mentre "Le Monde" ha voluto dedicargli una pagina intera.
Per controllare i preparativi e che tutto sia organizzato al meglio, il presidente del Senato Ignazio La Russa si è presentato nel pomeriggio a Palazzo Madama. Per consentire a tutti di poter dare l'ultimo saluto a Napolitano al Senato, la politica ha deciso di fermarsi, rinviando molti degli appuntamenti in calendario per il fine settimana. A cominciare da Fratelli d'Italia che ha posticipato al prossimo week end ogni iniziativa organizzata per la kermesse "L'Italia Vincente. Un anno di risultati", compreso l'intervento di Giorgia Meloni. E anche il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, ha disertato la festa di Rifondazione Comunista in programma a Bologna.