Roberto Alesse chiede al Senato una "tregua per legge". Mentre Palazzo Chigi si prepara ad aumentare per decreto i poteri di Gabrielli. Netta presa di posizione della Uil: "Se sarà necessario scioperare, lo faremo"
© ansa
Alla vigilia del Giubileo, come avvenne nel 2000, "sarebbe necessario per legge che nel caso di grandi eventi di rilievo l'Autorità possa estendere l'obbligo di osservare la 'franchigia', periodo in cui non è possibile attuare astensioni dal servizio". Lo ha affermato il presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, in audizione al Senato. Intanto Palazzo Chigi dispone nuovi investimenti e aumenta i poteri del prefetto Gabrielli.
Garante contro gli scioperi selvaggi - Il garante si è poi soffermato sugli scioperi selvaggi, in cui i lavoratori si astengono dal lavoro illegittimamente: "Sarebbe opportuna l'individuazione di un'apposita sanzione per i singoli lavoratori". Per Alesse la sanzione deve essere "pecuniaria nella forma della sospensione del servizio e della relativa retribuzione, determinata nel minimo e nel massimo".
Uil: "Se scioperò sarà necessario lo faremo" -Netta la presa di posizione della Uil, dopo la proposta della "franchigia" da parte di Alesse. "Non ci divertiamo a fare scioperi, se si fanno vuol dire che ci sono problemi seri. Se ci saranno problemi tali da necessitare uno sciopero durante il Giubileo lo faremo, anche se è sempre l'ultima ratio, perché i lavoratori lo pagano", ha detto infatti il Uil Roma e Lazio Alberto Civica.
Da Palazzo Chigi fondi extra-Manovra - Il governo potrebbe presto disporre, con un atto normativo da presentare nei prossimi giorni e distinto dalla legge di Stabilità, investimenti per un ulteriore miliardo di euro concentrati su alcune priorità come Giubileo, Terra dei Fuochi, Bagnoli e Ilva.
Intanto a Palazzo Chigi si ragione sulla possibilità di aumentare per decreto i poteri del prefetto Franco Gabrielli, già commissario per il Giubileo. Circolano anche i nomi di chi affiancherà l'ex numero uno della Protezione civile per gestire al meglio il dopo-Marino. Nel dream team entrerebbero il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il sovrintendente del Teatro dell'Opera, Carlo Fuortes. Perdono quota, invece, gli ex sindaci Francesco Rutelli e Walter Veltroni.