"Garantismo non significa essere meno fermi contro la mafia. Il mio governo ha arrestato 29 dei 30 latitanti più pericolosi. Ne mancava uno. Fisco e pensioni, vogliamo meno tasse e minime a mille euro"
© ansa
Silvio Berlusconi "sostiene con assoluta convinzione le riforme annunciate dal ministro Nordio". Sottolinea che "la riforma della giustizia è una delle ragioni per le quali è nato questo governo", assicura che "non esiste alcuna questione politica nella maggioranza su questo" e sul garantismo di Forza Italia chiarisce: "L'idea che essere garantisti significhi essere meno fermi nella lotta alla mafia è semplicemente assurda. Glielo dice un uomo che, dopo aver reso permanente nel 2002 il carcere duro, cioè il 41 bis, per i mafiosi, nell'ultima esperienza da premier nel 2011 guidò un governo che sequestrò alle cosche beni per 18 miliardi, fece arrestare 6.754 mafiosi compresi 29 dei 30 latitanti più pericolosi. Ne mancava solo uno, Matteo Messina Denaro".
Nella lunga intervista al "Corriere della Sera", il leader di Forza Italia allarga poi il discorso all'autonomia ("non permetteremo contrapposizioni territoriali" e promette battaglia su tasse e pensioni.
Il tema caldo è Carlo Nordio, con la bufera che il ministro ha scatenato dentro e fuori la maggioranza. E sulla riforma voluta dal titolare della Giustizia dice: "Il contrasto alla criminalità organizzata e la tutela delle persone perbene in uno Stato di diritto non possono mai essere contrapposti. E' uno dei fondamenti dello Stato di diritto. Per questo noi sosteniamo con assoluta convinzione le riforme annunciate dal ministro Nordio. La riforma della giustizia non è certo contro la magistratura, anzi è dalla parte dei magistrati seri e corretti, che sono la grande maggioranza. Il ministro Nordio è stato voluto dal presidente del Consiglio che gli ha ribadito anche in questi giorni il suo appoggio. Il centrodestra è unito e proprio su questi temi lo ha dimostrato pochi giorni fa in Parlamento".
Sul nodo intercettazioni, Berlusconi precisa: "E' molto semplice, non possiamo trattare ogni cittadino come se fosse un sospetto mafioso. Il diritto alla privacy di ciascuno di noi è fondamentale. Può essere sacrificato solo in casi eccezionale e per ragioni gravissime. L'idea che non esistano innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti, come diceva uno dei protagonisti di 'Mani Pulite' è un incubo orwelliano, è il simbolo del male che vogliamo combattere".
Il leader di Forza Italia passa poi a presidenzialismo e autonomia. E dice che la proposta del suo partito in merito punta a "valorizzare tutti, sud e nord, senza dimenticare il centro e la Capitale, non certo privilegiare qualcuno a discapito di altri. Il presidenzialismo, al quale penso da 30 anni, va realizzata con il concorso di tutti, anche delle opposizioni, che però non hanno un diritto di veto".
Sui temi di fisco e pensioni, Berlusconi spiega: "L'impegno a ridurre la pressione fiscale e a portare le pensioni minime a mille euro per noi rimane fondamentale, anche per incentivare la ripresa. Sono impegni di legislatura, come la detassazione dei contratti di primo impiego e l'abolizione delle autorizzazioni preventive, che devono essere realizzati nei cinque anni".