LETTERA APERTA

Gli ex M5S puntano al governo Riforme, grillini: "Usciremo dall'aula"

La proposta di Lorenzo Battista, oggi Gruppo Misto, ai transfughi del movimento per entrare nell'esecutivo: "Chiederemo un ministero"

09 Mar 2015 - 15:38
 © facebook

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L'ex senatore grillino Lorenzo Battista, ora nel Gruppo Misto, chiama a raccolta i fuoriusciti del Movimento 5 stelle e, in una lettera aperta pubblicata su Facebook, chiede la "costituzione di un gruppo che ambisce a entrare in maggioranza". Battista, si legge, ipotizza anche "un'eventuale richiesta di avere un dicastero la cui direzione potrebbe anche essere ricoperta da un tecnico".

La lettera aperta firmata da Battista continua così: "Le espulsioni e gli abbandoni dal M5S hanno causato l'ingresso nel Gruppo Misto che ora conta ben 29 senatori. Credo siate ben consapevoli della sua gestione e delle difficoltà che avete nel supporto delle vostre attività. Il Gruppo Misto non è stato ideato per accogliere quella che ora al Senato è una così ampia rappresentanza".

E ancora: "Con questo mio appello mi permetto di segnalarvi alcuni possibili percorsi per cercare di costruire una migliore collocazione. Si dovrebbero mettere da parte alcuni dissidi che si sono venuti a creare e costituire un gruppo al Senato. Ritengo che si potrebbero superare le difficoltà che si sono presentate. Se ognuno facesse un piccolo passo indietro e riuscisse a rinunciare alle proprie ostinazioni ideologiche, l'obiettivo sarebbe alla portata di tutti".

Oltre alla costituzione di un gruppo e all'invito ai colleghi che si sentono più di sinistra ad aderire a Sel, il senatore indica anche un terzo percorso. "Al fine di superare le difficoltà per una stesura di un programma politico, ogni componente potrebbe presentare un punto di programma per ogni commissione e iniziare una trattativa per chiedere che questi punti vengano inseriti nell'agenda del governo o in quella parlamentare".

M5S: "Noi staremo fuori dall'aula. Non legittimiamo il truffatore" - I grillini annunciano invece che martedì, giorno in cui si votano le riforme, loro non parteciperanno ai lavori. "Si vota in prima lettura alla Camera la 'Schiforma' costituzionale - scrive Danilo Toninelli (M5S) su Facebook -. E noi rimarremo fuori dall'aula". Toninelli lancia anche una sorta di appello: "L'auspicio è che se ne stiano fuori anche coloro che con noi hanno lottato per difendere la Costituzione, evitando così di legittimare un truffatore semantico, qual è Renzi, in questo ennesimo attacco alla democrazia".

E aggiunge: "In questi mesi abbiamo provato in tutti i modi a limitare i danni, ma da parte del Pd è stato sempre e solo no. No per il divieto di condannati in Parlamento, no per l'abolizione dei vitalizi ai condannati, no per i referendum senza quorum. No, no e ancora no. Per questo siamo usciti dall'aula, insieme a tutte le altre opposizioni. E rimarremo fuori anche martedì, quando ci sarà il voto conclusivo". "Entrerò solo io per la dichiarazione finale - conclude -, e poi me ne andrò".

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