Zingaretti frena: "No a ultimatum. Qual è l'alternativa a questo esecutivo? Le elezioni sarebbero un disastro". Ma la linea intrapresa da Italia Viva sembra quella della rottura: "Serve un nuovo patto"
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L'alleanza di governo tra Iv e Conte sembra vicina alla fine. Dopo l'affondo di Renzi, è il ministro Bellanova ad attaccare il premier che "dovrebbe prendere atto che questa esperienza è al capolinea e dire se siamo in grado tutti di ripartire". "Il tempo è finito: ora servono risposte", aggiunge il ministro delle Politiche agricole sottolineando che "sono mesi che chiediamo un accordo. Serve un nuovo patto di governo". Zingaretti: "No a ultimatum".
Bellanova: "Al premier la campagna acquisti non sta andando bene" "Noi non abbiamo chiesto posti in più o strapuntini ma di avere risposte sulle questioni e sui temi che abbiamo avanzato - prosegue la Bellanova -. Io per prima porto avanti battaglie da una vita: se ci sono risposte siamo disponibili a proseguire altrimenti si trovino i 'responsabili'". "Sappiamo che c'è il tentativo di campagna acquisti in corso: purtroppo non gli sta andando bene al premier", conclude il titolare delle Politiche agricole.
Zingaretti: "Quale altra strada c'è rispetto a questa? Il voto adesso sarebbe un errore" Se da un lato Italia Viva ha creato un rottura insanabile nella maggioranza, dall'altra il leader del Pd Nicola Zingaretti cerca di abbassare i toni: "Quale altra strada c'è rispetto a questa? Un altro governo, confuso, trasformista, trasversale, tecnico? Nulla di buono tutto ciò porterebbe all'Italia". E chiede di ritrovare l'armonia che a novembre dopo il vertice a Palazzo Chigi si era avviata: "Una stagione positiva di confronto sui contenuti del rilancio. Abbiamo scommesso in quel processo per cambiare e non distruggere. Tutto però è tornato a oscillare pericolosamente, con fibrillazioni che rischiano di mandare in frantumi il lavoro di un anno e mezzo. Dentro una pandemia tragica, provocare elezioni anticipate sarebbe un errore imperdonabile", afferma Zingaretti spiegando: "Il logoramento dei rapporti politici già in passato ha portato a un'evoluzione incontrollabile, il cui esito sono state proprio le elezioni anticipate".
"Ognuno rinunci a qualcosa, non servono gli ultimatum" "Non servono davvero richieste ultimative, prepotenze o imposizioni, pretese unilaterali che impediscono un'autentica collaborazione per raggiungere insieme il risultato di un rafforzamento e di una ripartenza del governo che in questi mesi ha retto bene e con molta dignità le sorti della nazione - osserva il segretario dem -. Ognuno deve saper rinunciare a qualcosa di suo e misurare i propri convincimenti e le proprie proposte con i convincimenti e le proposte degli altri. Un programma di coalizione, d'altra parte, si costruisce così. Ottenendo dove è possibile e continuando a discutere dove ancora è difficile raggiungere una sintesi".
L'appello a Conte: "Serve un patto di legislatura" Per questo, ora è necessario, evidenzia, che sia il presidente del Consiglio "a prendere un'iniziativa, sulla base dei contributi elaborati e proposti dalle diverse componenti della maggioranza in questi mesi, per arrivare a una proposta di patto di legislatura, un'esigenza che con tutti gli alleati abbiamo condiviso come necessità per dare nuovo slancio al governo. Si trovi il livello più alto possibile di sintesi, e tutti siano leali e partecipi rispetto all'importanza vitale di questa sfida".
"Sviluppi nelle prossime ore, Pd fedele al governo" Infine Zingaretti osserva: "Attendiamo gli sviluppi della situazione già nella giornata di oggi e di sabato, la situazione del Paese non tollera rinvii. Il Pd sostiene con la massima lealtà il governo".