Il vicepremier del MoVimento Cinque Stelle chiude le porte ai ripensamenti del leader della Lega: "Ha deciso lui di porre fine a questo governo, è inutile che adesso sbraiti"
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"Salvini ora è pentito, ma ormai la frittata è fatta. Ognuno è artefice del proprio destino. Buona fortuna". Lo scrive su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio, precisando che il leader della Lega "di punto in bianco ha deciso di far cadere il governo. Quindi è inutile che ora sbraiti, è colpa sua se ci troviamo in questa situazione. Il 20 agosto noi ministri M5s saremo al fianco di Conte per sostenerlo contro la sfiducia della Lega".
Una settimana esatta dopo l'8 agosto, quando Matteo Salvini annunciò - prima a Palazzo Chigi faccia a faccia con il premier Giuseppe Conte, poi attraverso una nota ufficiale - l'intenzione da parte della Lega di sfilarsi dalla maggioranza e porre fine all'esperienza di governo al fianco dei Cinque Stelle, le cose sono notevolmente cambiate. Prima l'intenzione di Conte di portare la crisi in Parlamento, poi l'appello di Beppe Grillo a "fermare i barbari", dopo ancora la mano tesa da Renzi all'indirizzo dei pentastellati (afferrata da Roberta Lombardi), infine il voto in Senato sul calendario da seguire in questo caldissimo agosto con la "nuova maggioranza" formata da M5s, Pd e Leu a cambiare gli scenari. E, quindi, anche i pensieri di Salvini, che da Capitano si è trasformato in poche ore in un difensore: niente dimissioni da ministro (né lui né gli altri leghisti) e nuove riflessioni; le elezioni anticipate sono lontane, in attesa di eventuali segnali (difficilmente di apertura per il voto) dal Quirinale.
E così Salvini - secondo alcune fonti vicine alla Lega - pensa persino di ritirare la mozione di sfiducia a Conte per provare a tornare tra le braccia dei pentastellati. Tornare all'opposizione può spaventare chiunque, anche un (ex) Capitano. "Salvini ora è pentito, ma ormai la frittata è fatta. Ognuno è artefice del proprio destino. Buona fortuna" ha scritto su Fb il capo politico del MoVimento. "Il 20 agosto noi ministri del Movimento 5 Stelle saremo al fianco di Giuseppe Conte in aula per sostenerlo contro la sfiducia della Lega. Li aspettiamo al varco": queste le parole del ministro del Lavoro e dello Sviluppo indirizzate a Salvini. Una chiusura a doppia mandata, probabilmente definitiva. Con carico annesso: "Adesso ha chiesto anche di sfiduciare il governo stesso di cui fa ancora parte, visto che non si è dimesso. Anche su questo, giorni fa aveva tuonato 'siamo pronti a dimetterci tutti, vedrete...'. Sono passati 5 giorni ma stanno ancora tutti lì attaccati alla poltrona. Deve far comodo, evidentemente, avere l'auto blu e i voli di Stato mentre si fa campagna elettorale nelle spiagge!".
Il tentativo di Matteo Salvini: "Il mio telefono è sempre acceso..."
Di Battista: "Salvini? M5s cerchi altri interlocutori" "Salvini? Il ministro del tradimento inizia a dare cenni di pentimento ma semmai il M5s dovesse avere ancora un qualsiasi rapporto istituzionale con la Lega Nord pretenda interlocutori più seri e preparati". Così Alessandro Di Battista, esponente (ed ex parlamentare) del M5s, in un post su Facebook. "Al netto delle critiche che ho sempre mosso alla Lega posso dire che al suo interno ci sono persone molto più credibili di Salvini", aggiunge.