© Ansa | Enrico Giovannini, ex ministro del governo Letta, potrebbe andare alla Transizione ecologica
© Ansa | Enrico Giovannini, ex ministro del governo Letta, potrebbe andare alla Transizione ecologica
Terminata la seconda giornata di consultazioni per il presidente del Consiglio incaricato. Silvio Berlusconi non ha potuto partecipare all'incontro ma ha avuto lungo colloquio telefonico
© Ansa | Enrico Giovannini, ex ministro del governo Letta, potrebbe andare alla Transizione ecologica
© Ansa | Enrico Giovannini, ex ministro del governo Letta, potrebbe andare alla Transizione ecologica
Conclusa la seconda giornata di consultazioni di Mario Draghi per la formazione del governo: il premier incaricato ha visto in mattinata le autonomie, Leu e IV; nel pomeriggio FdI, Pd e FI. Renzi: "Italia Viva sosterrà l'esecutivo". LeU: "Non facciamo maggioranze con i no vax e con chi vuole la flat tax". Ma Salvini non chiude: "O si partecipa al governo o andiamo all'opposizione". Posizione netta per la Meloni: "Fratelli d'Italia non voterà la fiducia". Endorsement del Pd all'ex presidente Bce: per Zingaretti "sarà un governo di lunga durata". Tajani: "Pieno sostegno di Forza Italia a un governo dei migliori".
Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi incontrerà lunedì mattina le parti sociali, prima del secondo giro di consultazioni per dar vita a un nuovo governo. La prima tornata di incontri si concluderà sabato con Lega e M5s.
"Abbiamo confermato al presidente incaricato il pieno appoggio già anticipato dal presidente Berlusconi nel corso di un lungo colloquio telefonico questa mattina. Un governo con tutte le forze migliori della politica, dell'economia e della cultura". Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, al termine del colloquio con Mario draghi alla Camera.
"Nell'ambito della fiducia che confermiamo, abbiamo espresso al professor Mario Draghi le nostre preoccupazioni e le nostre proposte". Lo ha affermato il segretario del Pd Nicola, Zingaretti, al termine delle consultazioni con il premier incaricato. "Nelle prossime ore invieremo al presidente Draghi un documento per un programma di governo forte, di lunga durata. La sfida è davvero grande, faremo di tutto per aiutare il Paese a vincerla".
"Abbiamo parlato di Recovery Plan, spero che Draghi non confermi quello di Conte", dice Giorgia Meloni, leader di FdI, al termine del colloquio col premier incaricato, Mario Draghi. "Abbiamo chiesto se fosse disponibile a mandato a tempo e mi pare che la scelta sia un orizzonte di legislatura", ha poi aggiunto.
Fratelli d'Italia "non andrà mai al governo con il Pd, con i 5Stelle e con Matteo Renzi. Per dare una mano non abbiamo bisogno di ministri e ministeri. Se ci saranno provvedimenti utili all'Italia li voteremo, senza chiedere qualcosa in cambio". Ha detto Giorgia Meloni, leader di Fdi, al termine del colloquio col premier incaricato, Mario Draghi, a Montecitorio. "Draghi ha detto cose condivisibili in tema economico", ha aggiunto la Meloni.
"Abbiamo ribadito a Draghi che FdI non voterà la fiducia al suo governo, una scelta che non ha a che fare con un pregiudizio nei suoi confronti. ma l'Italia non è democrazia di Serie B". Cosi' il Presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, dopo le consultazioni con il Presidente incaricato Mario Draghi.
Silvio Berlusconi non potrà partecipare, suo malgrado, alle consultazioni del Presidente incaricato. Lo ha comunicato lui stesso al professor Mario Draghi, in un lungo e cordiale colloquio telefonico, nel quale gli ha espresso il suo rammarico, e gli ha anticipato la posizione di Forza Italia che gli sarà' illustrata nel pomeriggio dalla delegazione composta dal vicepresidente Tajani e dalle capigruppo Bernini e Gelmini. Lo rende noto Forza Italia, precisando che Berlusconi gode di ottima salute e ha deciso di non venire oggi a Roma per motivi precauzionali, su indicazione dei suoi medici. Ma - informano le stesse fonti - non si esclude che possa venire magari in un eventuale passaggio successivo della crisi.
Il solo incarico a Mario Draghi "ha portato una ventata di credibilità e fiducia nel Paese" perché l'ex presidente della Bce "è una polizza assicurativa per i nostri figli e i nostri nipoti, nessuno può negarlo". Lo ha sottolineato Matteo Renzi al termine delle consultazioni di Italia Viva con il presidente incaricato.
"Italia Viva sosterrà il governo, indipendentemente dai ministri". Lo ha detto Matteo Renzi, al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi. Il leader di Iv ha, inoltre, aggiunto: "Mi auguro che tutte le forze politiche esprimano lo stesso sostegno: il presidente della Repubblica ha fatto appello a tutti, chi oggi pone veti non fa solo un errore politico ma rifiuta l'appello del presidente della Repubblica".
"O ci sei o non ci sei, non è il momento di cose strampalate" come l'appoggio esterno ad un esecutivo Draghi. Così, fuori dal Senato, il segretario del Carroccio Matteo Salvini. "Noi alla richiesta del presidente della Repubblica rispondiamo che ci siamo" per il tentativo di formare un governo Draghi, che domani incontrerà la delegazione della Lega. "Se poi non ci fossero le condizioni, lo ringraziamo e stiamo all'opposizione - precisa Salvini - ma l'intenzione è di partecipare da primo partito del Paese".
"E' evidente che le questioni programmatiche non sono variabili indipendenti. La base parlamentare deve essere coesa e deve avere un minimo di omogeneità. E' difficile tenere insieme forze che hanno difeso le scelte del governo con chi a settimane alterne era per chiudere o aprire e lisciava il pelo al negazionismo. Non firmeremo mai il programma di un governo in cui ci sia la flat tax". Lo afferma Federico Fornaro di Leu al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi decennali ha toccato i 94 punti base. Dalla chiusura di martedì, prima del conferimento a Mario Draghi del mandato accettato 'con riserva' che ha avviato le consultazioni per la formazione di un nuovo governo, il differenziale è sceso del 18%.
"Se ci sono spazi per aiutare milioni di italiani noi ci siamo". Lo ha detto Matteo Salvini a Rainews24 a proposito della partecipazione della Lega al governo Draghi. Ma anche con ministri della Lega? "Se ci siamo, ci siamo non facciamo le cose a metà. Se non ci siamo collaboriamo come opposizione come abbiamo fatto in questo anno e mezzo".
Il fondatore dei 5 stelle Beppe Grillo dovrebbe far parte della delegazione M5s che sabato incontrerà Mario Draghi per le consultazioni. E' quanto si apprende in ambienti parlamentari del Movimento. La composizione della delegazione M5s - sottolineano fonti della Camera interpellate al riguardo - non è stata ancora comunicata formalmente.
Iniziato alla Camera l'incontro fra il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, e i rappresentanti del gruppo per le Autonomie del Senato. Si tratta del primo colloquio nel secondo giorno di consultazioni. Gli incontri andranno avanti anche nel pomeriggio. Il programma della giornata prevede consultazioni con Leu, Iv, Fdi, Pd e Fi. Domattina sono attesi Lega e M5s.
"Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c'è ampio consenso sul fatto che l'unico modo per avere una coesione del Movimento 5 Stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau". Così il presidente di Rousseau, Davide Casaleggio.
"Draghi dovrà fare sintesi su programma e contenuti e delimitare il perimetro della maggioranza, noi diremo la nostra. Dobbiamo elaborare un programma per la riscossa dell'Italia". Cosi' il segretario Pd Nicola Zingaretti.
Anche il presidente dell'associazione Rousseau, Davide Casaleggio, è a Roma. È quanto circola negli ambienti Cinquestelle. Non è escluso che possa vedere Beppe Grillo, anche lui nella Capitale. Non c'è alcuna conferma, invece, su un possibile incontro tra Casaleggio e i vertici dei Cinquestelle o con Alessandro Di Battista, tornato a far sentire la sua voce critica sul sostegno al governo che sta tentando di comporre il presidente incaricato, Mario Draghi.
"Mi auguro la più ampia maggioranza possibile. Non è un governo politico, con convenzioni ad excludendum. L'indicazione del presidente della Repubblica, mi sembra accolta pienamente da Draghi, è di dar vita ad un governo senza perimetri politici". Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. "Tutte le forze politiche sono state chiamate dal Capo dello Stato: noi abbiamo dato una risposta positiva, la Lega non ha chiuso, e anche FdI ha detto che si possono astenere. Ieri la sinistra ha detto 'non vogliamo la Lega', ma la regola data dal Capo dello Stato e accettata da Draghi è coinvolgere tutti. Oggi è come se giocasse la nazionale, prima italiani poi rappresentanti dei singoli partiti".
Mario Draghi "alla Bce ha svolto un ruolo straordinario e ne sono tutti consapevoli, non solo in Italia". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ribadendo la sua "regola d'oro": non commentare mai le questioni politiche interne. Da mesi "lavoriamo con le autorità italiane sui dettagli della bozza del Recovery Plan. Si tratta di un ammontare enorme di fondi da spendere in pochi anni, dobbiamo lavorare senza sosta".